Fondi emergenti: rallentamento dei russi

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari emergenti vede il fondo DWS Russia in fondo alla classifica nella settimana che va dal 23 al 30 luglio con una performance negativa del -9,6%.

Il comparto, lanciato nell’ aprile 20002, gestisce un patrimonio di 1151,3 mln di euro e ha registrato una performance YTD negativa -21,2% contro una performance a 3 anni del 23,3%. Il benchmark di riferimento è il MSCI Russia 10/40 Index.

Obiettivo della politica d’investimento del fondo DWS Russia è la partecipazione alle opportunità offerte da un paese dalle grandi prospettive di espansione come la Russia e il conseguimento di un rendimento il più possibile elevato in euro. Il patrimonio del Fondo verrà investito prevalentemente in azioni, certificati azionari, obbligazioni convertibili, obbligazioni con warrant su titoli, certificati di partecipazione e azioni di godimento nonché warrant su titoli. Il Fondo investe prevalentemente in titoli collegati ad azioni di società la cui attività d’esercizio si svolge sostanzialmente in Russia.

Gli analisti ritengono che il tasso di crescita continuerà grazie alle sue vaste riserve di risorse naturali, come gas e petrolio,ma sarà ancora maggiore se verranno affrontate le riforme strutturali di cui necessita il Paese, come l’ammodernamento del sistema giudiziario, della burocrazia e la riduzione della piaga della corruzione.

Un altro problema che il governo deve affrontare urgentemente è l’ inflazione che, in seguito al rincaro dei generi alimentari e delle risorse energetiche,è impennata superando il 14 per cento su base annua in aprile.È un problema complesso da affrontare, dato che nell’economia russa sono affluiti miliardi di dollari con l’impennata dei prezzi di gas e petrolio. La realizzazione di riforme strutturali che favoriscano gli investimenti aiuterebbe ad assorbire più liquidità senza sospingere l’inflazione verso l’alto.

Per sostenere, però, un più ampio potenziale di crescita sarebbe bene diversificare l’economia e non dipendere esclusivamente dalle materie prime.
E’ anche vero che il Paese dispone di persone, di terra, di acqua, di foreste: la domanda è quindi in che misura gli altri settori potranno contribuire alla crescita.
Ad esempio l’industria del software è ben sviluppata, tanto che la Russia già oggi è in grado di sostenere senza problemi la concorrenza dell’India e di altri mercati grazie ai molti matematici ben qualificati.

Anche l’agricoltura svolgerà un ruolo dominante, per il semplice motivo che la Russia è molto ricca di terreno coltivabile. Tra i settori del futuro vi è anche il terziario. Al momento non è ancora pienamente sviluppato, ma i progressi si toccano con mano, specie a Mosca. Mentre prima molti dei beni di consumo venivano venduti per strada, anche sotto la pioggia o la neve, con il passare del tempo Mosca assume sempre di più l’aspetto di una qualsiasi altra città dell’Europa occidentale, con belle gallerie commerciali ed eleganti boutique.

Anche il settore finanziario sta diventando abbastanza solido:  lo si vede nei prezzi di acquisizione delle banche. Gli importi versati dalle istituzioni finanziarie per acquistarle sono molto superiori rispetto a quelli versati per operazioni simili solo due o tre anni fa, e vi sono ingenti afflussi di attività nel settore.
I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 23/07 AL 30/07

Valuta fondo percentuale
EURO PARVEST TURKEY 11,04%
EURO FORTIS L FUND EQUITY TURKEY 9,47%
EURO HSBC GIF TURKISH CONVERGENCE 7,56%
EURO DWS TURKEI 5,50%
USD FIDELITY FUNDS – INDONESIA FUND 4,80%

I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 23/07 AL 30/07

Valuta fondo percentuale
EURO DWS RUSSIA -9,61%
USD JP MORGAN FUNDS RUSSIA FUND -7,78%
EURO ABN AMRO RUSSIA EQUITY FUND -6,73%
EURO CS EQUITY FUND (LUX) RUSSIA EXPLORER -6,13%
USD INVESCO EMERGING MARKETS SELECT EQUITY FUND -5,23%

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