I dati sul trend mensile dei fondi aperti, pubblicato da Assogestioni, è risultato particolarmente interessante per quanto riguarda il dettaglio per categoria.
Il primo dato analizzabile è senza dubbio la raccolta positiva dei fondi azionari internazionali.
Questa categoria, che ha molto patito da inizio anno i timori per una rallentamento dell’economia mondiale con perdite di 1758 milioni di euro, ha visto dopo 7 mesi di raccolta negativa consecutiva, un primo segnale di ripresa.
Il dato assume un significato ancora più importante dal momento che i dati degli azionari emergenti, degli azionari europei e di quelli americani non sono stati altrettanto positivi.
Il dato può essere giustificato dai dati macroeconomici che hanno registrato un rallentamento a causa del freno dell’economia globale, ma non tanto da giustificare il crollo dei corsi azionari avvenuto in maniera generalizzata. La sensazione è che in questo momento ci siano molte opportunità di acquisto e diverse società sottovalutate.
A questo si aggiunga che i fondi internazionali dispongono della massima flessibilità nel cogliere opportunità senza essere legati a particolari paesi o settori.
Motivazioni simili sono dietro il dato della categoria azionari finanza. Questo settore nell’ultimo anno ha avuto delle perdite rilevanti e generalizzate, come viene testimoniate anche dal nostro BlueIndex, ed è immediato comprendere come in questo crollo siano stati coinvolti anche istituti stabili e sani.
Adesso che la crisi sembra essersi sviluppata in tutto e per tutto, sarà possibile vedere i corsi azionari delle migliori banche riprendersi in maniera consistente.
Un piccolo segnale d’allarme arriva dagli hedge. I fondi alternativi hanno registrato un deflusso consistente a dimostrazione che gli investitori istituzionali non sono ancora fiduciosi in una ripresa dei gestori alternativi che stanno scontando il peggior anno dal 2000.