Fondi: in Italia più forti quelli esteri

Non c’è due senza tre e il quarto vien da sé, così recitava un vecchio detto popolare. E i detti popolari non si smentiscono mai, anche nell’industria del risparmio gestito. Infatti per il quarto anno consecutivo la raccolta netta dei fondi italiani ha registrato un saldo fortemente negativo. Almeno questo è quanto è emerso dall’indagine compiuta dall’Ufficio Studi di Mediobanca.

Il deflusso nel 2007 ha raggiunto un nuovo record negativo, superando i 43 miliardi. Il totale dei riscatti nel quadriennio 2004-2007 è stato pari a circa 118 miliardi, ma se si considerano i soli fondi aperti e le SICAV si toccano i 157 miliardi. Uniche note positive i fondi di liquidità e i fondi flessibili, la cui raccolta è stata positiva. Per i primi è stato determinante il saldo positivo dei switch in entrata (4,7 miliardi) che hanno più che compensato i riscatti netti (1,5 miliardi); per i secondi le sottoscrizioni sono state leggermente superiori a quelle del 2006 (7,9 miliardi contro 7,5 miliardi), riuscendo in tal modo a compensare il consistente aumento dei riscatti (passati da 5,3 miliardi nel 2006 a 7,6 miliardi nel 2007).

E dall’analisi compiuto dall’Ufficio Studi di Mediobanca si evidenzia che il caso italiano è molto atipico. In quanto in contro-tendenza rispetto agli altri paesi europei. In Italia, infatti, nell’ultimo quadriennio vi è stato un significativo disinvestimento dall’industria dei fondi; gli investitori hanno ricollocato parte dei loro impieghi presso fondi promossi da gestori di proprietà estera e il riaggiustamento di una parte del portafoglio è avvenuto su prodotti finanziari diversi dai fondi.

La tendenza nei primi 6 mesi del 2008 è stata molto critica e i gestori italiani hanno subìto un nuovo deflusso di circa 42 miliardi; il segno negativo ha riguardato anche i roundtrip (15 miliardi) ed i fondi di gestori esteri (13,2 miliardi); questi ultimi hanno tuttavia proseguito ad aumentare la quota di mercato che, a fine giugno scorso, aveva superato il 14% del patrimonio dei fondi aperti. I principali gestori esteri (52% del totale), in ordine di patrimonio gestito a fine 2007, sono [s]JP Morgan[/s], [s]Credit Agricole[/s], [s]Schroders[/s] e [s]BNP Paribas[/s].

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!