Il fondo del mese batte la crisi con la strategia take profit

Il nome del comparto (codice Isin IT0004290497) richiama la tecnica di gestione e, cioè, il mantenimento costante a tre mesi dell’esposizione alla volatilità implicita di un indice azionario europeo. 3M Stoxx50 Volatilità Implicita è il miglior fondo in assoluto nel mese di ottobre per rendimento. Vediamo le caratteristiche principali del prodotto e i motivi dei risultati ottenuti.


L’INDICE DI RIFERIMENTO
Che non sia un fondo come gli altri, lo si capisce già dal nome, in particolare nel riferimento alla volatilità implicita di un indice, il Dow Jones Stoxx 50. In realtà, l’indice al quale si aggancia il fondo non è l’appena citato Stoxx 50, bensì il Dow Jones Eurostoxx 50, rappresentativo dei cinquanta titoli a maggior capitalizzazione dei mercati sviluppati di area euro, esclusi perciò i titoli britannici, svizzeri e degli altri paesi che non adottano la nostra valuta, cioè la Svezia, la Norvegia e la Danimarca, oltre ai paesi emergenti che, per definizione, non sono eleggibili nel paniere dell’indice. Questo è quanto si desume dal regolamento del fondo.


LA POLITICA D’INVESTIMENTO

L’obiettivo del gestore consiste nell’avere una esposizione alla volatilità implicita a 3 mesi del mercato azionario europeo. L’esposizione del comparto alla volatilità è prossima al 100%. Al fine di esporsi alla volatilità del mercato azionario europeo, il comparto investe su opzioni dell’indice DJ EuroStoxx 50 quotate su un mercato autorizzato ed aventi durata media 3 mesi. Il comparto non è esposto al rischio di cambio. L’utilizzo di derivati costituisce parte integrante della politica di investimento: contratti futures, opzioni, volatility swaps e variance swaps, negoziati sia su mercati regolamentati sia OTC, sono utilizzati per l’esposizione alla volatilità. La strategia é di mantenere costante l’esposizione del comparto alla volatilità implicita a 3 mesi attraverso l’acquisto e la vendita di opzioni e il mantenimento dell’esposizione del comparto al delta (rischio direzionale) prossimo allo zero. Questa operazione è possibile usando i futures sul DJ EuroStoxx 50 in modo tale da avere una esposizione del comparto al delta prossima allo zero.  Il gestore non ricerca un effetto leva mediante l’utilizzo degli strumenti derivati sopra elencati.


LA GESTIONE DELLA VOLATILITA’ IMPLICITA

Da quanto emerge nella politica d’investimento, il gestore utilizza principalmente opzioni  impostando strategie di volatilità, ma non sembrano escluse le strategie direzionali, con costituzione perciò di strategie miste.
Senza volersi addentrare in questa sede nella materia, è d’uopo far presente che una strategia di volatilità è condizionata dall’andamento dei sottostante -in questo caso l’Eurostoxx 50- e il ritorno positivo del fondo dipende dalla strategia ribassista o rialzista sull’indice impostata dal gestore nell’acquisto e vendita di opzioni call e put.
E’ chiaro che più alta è la volatilità del sottostante, maggiori sono le oscillazioni conseguenti alla strategia in opzioni call e put che costituiscono i contratti futures.
Sta di fatto che dal lancio del fondo, l’indice ha manifestato una volatilità media giornaliera del 2,70%, a fronte del 1,94% di 3M Stoxx50 Volatilità Implicita, mentre negli ultimi tre mesi i valori sono di 3,60% per il DJ Eurostoxx 50 e di 2,62% per il comparto. Il “risparmio” in termini di volatilità è stato quindi del 27,13% a favore del fondo in quest’ultimo periodo.
Il punto è però un altro. Dal lancio del fondo il DJ Eurostoxx 50 ha generato 1,74% di volatilità giornaliera negativa (performance a un giorno inferiore a 0%), pari al 64,57% della volatilità totale, mentre 3M Stoxx50 Volatilità Implicita si è limitato allo 0,43% di downside risk, pari a solo il 22,31% della volatilità assoluta.
Ancora più rilevante è la situazione degli ultimi tre mesi. La volatilità negativa dell’indice è stata del 2,22% (61,66% della volatilità complessiva) e quella del comparto si è fermata allo 0,37%, il 14,24% della volatilità totale.
In definitiva, nell’ultimo trimestre il fondo ha generato un rischio di perdita inferiore dell’83,18% rispetto all’indice sul quale opera con derivati.


 

LE PERFORMACE
Il fondo è sceso sotto il valore di collocamento in data 30 giungo (-1,20% dal lancio), rimanendo in area negativa sino al 16 settembre, con il minimo toccato il 27 agosto (-5,74% dal lancio). La crescita è stata del 40,70% tra il minimo e l’ultimo valore del 18 novembre. Tuttavia, dal 9 ottobre al 18 novembre il comparto ha limitato i propri ritorni allo 0,06%.


STRATEGIA TAKE PROFIT E SWITCH SUL MERCATO MONETARIO
Vegagest 3M Stoxx50 Volatilità Implicita non è necessariamente un fondo ribassista. Il gestore ha discrezione nella scelta della strategia, a seconda delle proprie previsioni sull’andamento dell’indice. Pertanto, guadagnerà in futuro se il mercato dovesse crescere e la strategia impostata sarà rialzista.
Il fondo ha un approccio flessibile al mercato e l’aspetto rilevante è dato dalla possibilità del gestore di investire il portafoglio nel mercato monetario. Infatti, nel regolamento è precisato: “Il comparto investirà prevalentemente in opzioni quotate su mercati autorizzati. Oltre ai derivati, il comparto potrà investire in strumenti finanziari del mercato monetario fino al 100% del proprio patrimonio netto”.
È perciò del tutto ovvio che, dopo il grosso guadagno incassato il 9 ottobre, il fondo sia stato posizionato in toto su titoli a reddito fisso, in attesa della definizione di nuove strategie d’investimento. La società di gestione dichiara, infatti, un’esposizione su strumenti obbligazionari al 98,5% (dati di fine ottobre).
Questa modalità, rientrante a pieno titolo nelle tecniche di take profit, è opportuna soprattutto in periodi di crisi.
 

CAMBIO DI CATEGORIA BLUERATING PER IL FONDO
Il fondo è attualmente inserito nella categoria Ritorno Assoluto (Media Volatilità). Ciò è conseguenza dal carattere flessibile della gestione. Il turn over di portafoglio al 100% avvenuto il 9 ottobre, è infatti attività tipica dei fondi absolute return. Per quanto previsto nel regolamento del fondo, l’adozione di strategie con l’utilizzo di derivati è desumibile in maniera esplicita solo da fine settembre-inizio ottobre, non essendo ancora fornite da Vegagest informazioni sugli strumenti presenti nel portafoglio di questo comparto. Quanto descritto giustifica il passaggio del fondo alla categoria dei Fondi specializzati sui Derivati (Indici e Titoli). Il cambiamento di categoria sarà esecutivo a partire dall’inizio del mese di dicembre, quando saranno disponibili le analisi calcolate sui dati di fine novembre, come disciplinato dalla metodologia Bluerating di classificazione e valutazione dei fondi.

FONDO RISERVATO
Pur prevedendo un investimento minimo di facile accesso (1.000 euro), il fondo in questione è riservato agli operatori qualificati, presumiamo per il pesante utilizzo di derivati, che non ne fanno un prodotto di facile comprensione per tutti. Tra questi operatori qualificati rientrano, ad esempio, le imprese di investimento, le banche, le società di gestione del risparmio (SGR), le società di investimento a
capitale variabile (SICAV), i fondi pensione, le imprese di assicurazione, le società finanziarie capogruppo di gruppi bancari e le fondazioni bancarie.
Gli operatori non qualificati possono perciò investire in questo comparto solo all’interno di gestioni patrimoniali o di fondi di fondi.
Il patrimonio del fondo, nato in un periodo difficile per i mercati, è ancora inferiore al milione di euro, più precisamente è pari a 660 mila euro su dati comunicati il 31 ottobre ’08.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!