Azionari Tematici (Ecologia e Ambiente)

La descrizione della Categoria Bluerating
Secondo quanto definito dell’Ufficio Studi Bluerating, possono essere inclusi in questa categoria i “fondi che investono nei titoli azionari di società rientranti in uno o più settori, ma che nella gestione del proprio business hanno particolare riguardo all’impatto ambientale delle proprie attività e/o realizzano nuove tecnologie per limitare i cambiamenti climatici negativi, realizzano e/o distribuiscono prodotti ecocompatibili. I fondi specializzati nelle energie alternative rientrano in una specifica categoria, cosi come quelli che si interessano di società attive nel trattamento e gestione delle risorse idriche. A livello geografico si considerano tutti i mercati sviluppati e/o emergenti o specifiche aree e paesi”.
Pertanto, il punto centrale per l’elezione nella categoria è la presenza in portafoglio di titoli azionari di società attente ai cambiamenti climatici e all’impatto ambientale dei prodotti/servizi che producono e distribuiscono. Come sottolineato, Bluerating prevede poi categorie che possono ricondursi a quella in oggetto e, cioè, quella riferita ai fondi specializzati sulle energie alternative e quella relativa ai comparti focalizzati sulle risorse idriche. In realtà, la presente categoria sarebbe riconducibile nel contesto degli investimenti sostenibili. Anche in questo caso, tuttavia, sono previste categorie specifiche. Avremo occasione di parlare di queste categorie in altri commenti.
 

Il benchmark di categoria e il benchmark dichiarato dai fondi
In base alla metodologia Bluerating di classificazione e valutazione dei fondi, la scelta del benchmark di categoria parte dalla verifica degli indici dichiarati dai fondi eleggibili nella categoria. Se un medesimo indice viene dichiarato benchmark da almeno il 25% dei fondi inclusi nella categoria, Bluerating valuta concretamente la possibilità di adottarlo in veste di benchmark di categoria.
In merito a questo aspetto, la categoria in oggetto presenta questa situazione. Innanzitutto, i 37 fondi di cui si è accennato nelle premesse a questo commento, sono riconducibili a 16 comparti effettivi riportati nella tabella di questa analisi. La differente numerosità è data dalla presenza di comparti multiclasse e multivaluta.
Dei16 comparti, 9 dichiarano come benchmark il MSCI World in diverse varianti, 1 adotta il MSCI World Small Cap, 1 il MSCI AC World, 3 non dichiarano un benchmark di riferimento e solo HSBC GIF CLIMATE CHANGE utilizza un indice in buona parte adeguato a questo gruppo di fondi. Si tratta del HSBC Global Climate Change Benchmark.
Ora, i suddetti indici calcolati da MSCI non possono essere adottati come benchmark di categoria, non essendo focalizzati sugli aspetti caratterizzanti gli stili d’investimento dei fondi.
Il benchmark utilizzato dal comparto di HSBC GLOBAL INVESTMENT FUNDS SICAV presenta alcuni difetti che non ne consentono l’utilizzo in veste di benchmark di categoria. Citiamo i principali: 1) è calcolato da una società appartenente al medesimo gruppo che emette il fondo; 2) non ha una storia sufficientemente ampia e un grado di diffusione significativo; 3) non copre tutti i settori e i titoli d’interesse per questa categoria.
Bluerating ha perciò deciso di adottare un benchmark che supera in buona parte i problemi citati ed è in grado di rappresentare adeguatamente la categoria ed i fondi inclusi in essa.
Il benchmark in questione è così strutturato: 35% AMEX Cleantech + 35% Greentech Climate Europe GTC30 + 30% SGI Global Environment*.
Si tratta quindi di un benchmark composito, soppesato per coprire tutte le tematiche caratterizzanti la categoria. L’indice Amex Cleantech considera le nuove tecnologie applicate in tutti i settori per ridurre gli impatti ambientali delle attività umane. È un indice specifico del mercato americano. Il Greentech Climate Europe GTC30 ha caratteristiche similari all’indice Amex, ma considera il mercato europeo. l’indice SGI Global Environment copre invece tutti i mercati a livello geografico e comprende nel proprio paniere tutte le società che propongono servizi/prodotti ecocompatibili, a prescindere dai settori.
Un’ultima nota di merito riguarda l’asterisco posto in coda al nome del benchmark. Bluerating indica tale asterisco nel nome del benchmark di categoria per significare la presenza di qualche peculiarità nel calcolo.
Nello specifico, il benchmark descritto non ha uno storico sufficiente, essendo la materia piuttosto recente. La versione definitiva del benchmark è stata adottata a partire dal 23 ottobre 2007. E’ stato perciò necessario utilizzare come benchmark sino al 22 febbraio 2006 l’indice S&P/Citigroup BMI Global / Environmental & Facilities Services. Si tratta di un indice con discrete caratteristiche per rappresentare la categoria. Dal 23 febbraio 2006 al 22 ottobre 2007 sono state impiegate diverse composizioni dei quattro indici citati.
 

Le caratteristiche dei fondi inclusi nella categoria
Si tratta in tutti i casi di fondi che investono in titoli azionari a livello globale. 7 dei 16 fondi operano anche sui mercati emergenti. Considerando i settori merceologici tradizionali secondo gli standard GICS o ICB, i comparti di questa categoria non presentano particolari specializzazioni, ma li attraversano in maniera trasversale. L’unico fondo a dichiarare esplicitamente l’esclusione di un settore dalle possibili scelte del gestore è DEXIA EQUITIES L SUSTAINABLE GREEN PLANET. Questo fondo tiene a precisare di non rivolgersi ai titoli riconducibili all’ambito finanziario. In effetti, negli asset in portafoglio non risultano banche, assicurazioni ed altri titoli del settore.
È interessante osservare la tipologia di titoli sui quali investono i fondi. 11 dei 16 comparti sembrano non dare particolare rilievo alle dimensioni delle aziende, altri 3 si focalizzano principalmente su aziende di grandi e medie dimensioni, mentre i restanti 2 fondi prediligono i titoli di società più piccole.
Le società del settore ecologico e ambientale presentano tendenzialmente una crescita superiore rispetto ad altre tipologie di aziende, perciò 10 fondi si rivolgono in prevalenza a titoli growth, mentre i restanti 6 non paiono utilizzare discriminanti tra growth e value.
Ai fondi di questa categoria non sono attualmente assegnati il rating e lo score, poichè solo uno di essi ( UBS (LUX) EQUITY FUND ECO PERFORMANCE ) ha uno storico di dati sufficiente.

In allegato la tabella riassuntiva dei fondi appartenenti a questa categoria.
  

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