Il tris vincente sui mercati

Corsa, ciclismo o nuoto? Come un bravo triatleta che riesce a eccellere in tutte e tre le discipline, l’investitore che si cimenta nell’agone dei mercati finanziari oggi non ha scelta. Deve mettere in atto strategie innovative con prodotti capaci di coniugare tra loro tre diversi obiettivi: la protezione del capitale, la sua valorizzazione nel medio termine e l’incasso periodico di un flusso cedolare per chi vuole integrare il proprio reddito. Ne è convinto Alessandro Aspesi (nella foto),
Alessandro Aspesi (Columbia Threadneedle)country head Italia di Columbia Threadneedle Investments, società di gestione internazionale di origine statunitense che è presente nel nostro paese dal 2007 e che non a caso è anche sponsor ufficiale delle maggiori competizioni di triathlon a livello mondiale. “È uno sport molto lontano dalle logiche dello show business ed è invece legato particolarmente ai temi della sostenibilità”, dice Aspesi, “sottolineando come i valori di questa disciplina agonistica possano essere d’ispirazione anche per chi investe sui mercati finanziari”. Oggi, secondo Aspesi, ci troviamo infatti di fronte a scenari inediti mai visti prima dagli stessi addetti ai lavori.

Si riferisce ai tassi d’interesse a zero, che ormai accomunano tutte le economie dei maggiori paesi industrializzati?
Esattamente. Cito soltanto un dato emblematico: oggi a livello mondiale ben il 66% dei titoli obbligazionari rende meno dell’1%.

Dunque?
Mi sembra ormai chiaro che gli investimenti tradizionali non riescono più a soddisfare le esigenze di reddito degli investitori. Occorrono insomma soluzioni innovative. Per questo Columbia Threadneedle Investments nella sua gamma di offerta propone tre prodotti che possono essere particolarmente indicati per affrontare questa fase particolare dei mercati finanziari.

Cosa proponete di preciso?
Il primo prodotto si chiama Threadneedle (Lux) European Strategic Bond Fund ed è un fondo che investe prevalentemente in posizioni lunghe e corte sulle obbligazioni europee. Si tratta di uno strumento flessibile che ha l’obiettivo di preservare il capitale e ottenere rendimenti attraenti in qualsiasi situazione di mercato. Facendo un parallelo con le discipline del thriatlon, possiamo paragonare le caratteristiche di European Strategic Bond a quelle di un bravo ciclista che deve avere la capacità di pedalare con forza in ogni contesto, sia nelle salite che nelle discese. Tra le discipline del thriatlon però c’è anche il nuoto, dove ci vuole molto fiato e la capacità di mantenere un flusso costante. Verissimo. Continuando con parallelo tra le discipline di questo sport e la nostra gamma di prodotti, possiamo paragonare il nuoto a un altro fondo che proponiamo agli investitori. Si chiama Threadneedle (Lux) Global Multi Asset Income Fund e si pone due obiettivi: realizzare una crescita del capitale nel medio e lungo termine ma anche garantire agli investitori un flusso cedolare annuo del 5%, senza intaccare il capitale stesso.

Come persegue questo obiettivo?
È un prodotto multi-asset che investe sia in obbligazioni ad alto rendimento sia in azioni che offrono dividendi elevati e sostenibili nel tempo. C’è una parte minoritaria del portafoglio destinata alla liquidità e ai prodotti derivati. Vengono utilizzate delle opzioni call (di vendita, n.d.r.) sui titoli azionari presenti nel portafoglio per attenuare le perdite nei momenti in cui i mercati attraversano una fase di ribassi. E veniamo all’ultima disciplina del thriatlon, la corsa: anche in questo caso possiamo fare un parallelo con uno dei fondi che proponete oggi per agli investitori? Certamente. C’è il nostro fondo azionario globale Threadneedle (Lux) Global Focus Fund che ha proprio le stesse caratteristiche che deve avere un runner che si cimenta sulle lunghe distanze.

In che senso?
Si tratta di un fondo azionario globale che punta a raggiungere un rendimento superiore al mercato ma in maniera sostenibile nel tempo, proprio come un corridore che deve tenere il passo giusto per arrivare vincitore al traguardo.

In quali titoli investe?

Ha un portafoglio composto da un numero di azioni non molto elevato, circa 30-40 in tutto. Sono titoli di aziende di tutto il mondo con un solido modello di business che consente loro di avere un potere sul prezzo dei beni e servizi che vendono e un notevole vantaggio competitivo nei settori e nei mercati in cui operano, secondo i criteri elaborati dal noto economista e studioso Michael Eugene Porter. Nel portafoglio del fondo, per esempio, ci sono società che hanno saputo erigere solide barriere all’entrata contro i concorrenti grazie alla forza del loro marchio o grazie al possesso di determinati brevetti.

Sono tutte large cap, società a larga capitalizzazione?
Non necessariamente. Tra i titoli inclusi nel portafoglio, per esempio, c’è anche quello del gruppo italiano Diasorin che ha una media capitalizzazione ma un ottimo posizionamento nel suo settore, quello delle biotecnologie.

Tre soli prodotti come quelli appena descritti bastano per costruire un’asset allocation equilibrata?
Assolutamente sì. Com’è ovvio a ognuno dei tre fondi può essere assegnato un peso diverso, a seconda della propensione al rischio dell’investitore. Pensiamo tuttavia che sia possibile costruire un portafoglio ben diversificato con un numero limitato di prodotti come questo. In uno scenario dei mercati così complesso occorrono soluzioni semplici.

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