UBP: Azionario, 2017 in crescita per le “smid cap” europee

OPPORTUNITA’ DI VALORE – Nella ricerca di opportunità all’interno del contesto di mercato attuale, è evidente che le small e mid cap stiano offrendo grande valore. Non si tratta solo di brevi finestre di trading – le “smid cap” europee presentano un’attrattiva di lungo periodo, sia per i fondamentali del segmento sia per il profilo delle società che lo costituiscono, spiega Charles Anniss, small-and mid-cap portfolio manager European Equities team di Union Bancaire Privée – UBP. Per via della loro piccola dimensione, queste società partono da una base molto più bassa e generalmente possono crescere più velocemente rispetto ai propri peer a grande capitalizzazione. Inoltre, tali aziende solitamente operano in segmenti di nicchia del mercato attraenti o in rapida crescita. Ci sono circa 1500 small e mid cap europee. Si tratta di società con una capitalizzazione di mercato compresa fra i 200 milioni e i 5 miliardi di euro. Analisti e asset manager prestano relativamente poca attenzione a queste “smid cap”, dando a chi è specializzato in questo segmento una sorta di vantaggio competitivo. Con tempo e impegno, è assolutamente possibile scoprire quindi delle gemme che il più vasto mercato semplicemente si lascia sfuggire.

MOLTE SOCIETA’ DI NICCHIA – Sebbene le smid cap ovviamente varino notevolmente in termini di profilo, solidità finanziaria e modello di business, il segmento sembra offrire più margine per generare valore, aggiunge Anniss. Molto di questo, come anticipato, è dovuto al fatto che l’universo delle smid cap comprende molte società che operano in mercati di nicchia. Molte hanno un ottimo potere di fissazione dei prezzi, per via della loro expertise industriale, dei loro prodotti esclusivi o delle loro innovazioni. Caratteristiche del genere possono aiutare molto a segnare un percorso sicuro verso una crescita dei profitti. Questo vale soprattutto nel caso del manifatturiero, dei servizi tecnologici e della sanità in mercati come quello svedese e quello tedesco, che hanno un ampio tessuto di piccole e medie imprese. Nella restante parte del 2016 e nel 2017, le smid cap europee assisteranno a un forte slancio in termini di utili. In generale, dovrebbero offrire una crescita più robusta di quella delle large cap, le cui entrate rimangono frenate dai fattori sfavorevoli provenienti dai continui processi normativi all’interno del settore bancario e assicurativo. Inoltre, le attività di M&A, i trend demografici principali e gli spostamenti che si stanno verificando nei singoli settori offrono temi interessanti all’interno dell’universo delle aziende a piccola e media capitalizzazione. Tuttavia, è importante che gli investitori adottino misure per evitare alcune trappole. Il processo di selezione dei titoli rimane cruciale, ancor più che in altri ambiti del mercato azionario, poiché in questa asset class liquidità e volatilità possono essere più problematiche che altrove. Attraverso un approccio “stock-by-stock”, un investitore può ridurre la dispersione dei ritorni. Per raggiungere questo obiettivo, una soluzione efficace è guardare sia ai fattori interni sia a quelli esterni che guidano la performance di una società. Questo può iniziare con un’analisi della qualità del bilancio, dei flussi di cassa, della struttura operativa, del management, della cultura d’impresa e della capacità di limitare i costi. Ciò può portare a ulteriori considerazioni riguardanti le sfide maggiori e le opportunità relative al contesto economico e settoriale di competenza dell’azienda.

NON FARE SCELTE OVVIE – In termini di selezione degli investimenti, non si tratta necessariamente di fare scelte apparentemente ovvie fra le sole società con una crescita stabile e sostenibile. Dovrebbero essere prese in considerazione anche quelle società i cui utili stanno aumentando rapidamente dopo una inversione di rotta e quelle che stanno ristrutturando o cambiando il business model, poiché spesso possono offrire opportunità di acquisto interessanti. Inoltre, è probabile che le aziende coinvolte in attività di M&A – particolarmente comuni in diversi settori tra cui i servizi alle imprese e la logistica – attireranno l’attenzione, assistendo a un aumento del prezzo delle loro azioni. Guardando specificamente a società del settore sanitario, queste potrebbero beneficiare dei principali trend demografici come l’invecchiamento della popolazione. Infine, spostamenti fondamentali nel settore tecnologico potrebbero indurre cambiamenti destabilizzanti ma vantaggiosi per diversi settori, conclude Anniss.

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