Comprare casa a Milano costa soltanto 5 euro in più rispetto al primo semestre 2008, infatti oggi il costo medio al metro quadro è di 4.522 euro, un aumento solo dello 0,1%. E’ questo ciò che emerge della 34° edizione della “Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano” elaborato dalla Camera di Commercio e Borsa Immobiliare. Indubbiamente per chi oggi si appresta a comprare casa per investimento è una buona occasione. La liquidità di cui si dispone si potrebbe quindi ben impiegare nell’acquisto di un immobile.
«Indubbiamente il mercato immobiliare è in una fase di contrazione, ma è bene sottolineare che, se dovessimo esemplificare il ragionamento con uno slogan la casa resta comunque l’investimento migliore per la famiglia, si rivaluta nel tempo più dell’oro e rende più dei BOT» afferma Lionella Maggi, presidente FIMAA Milano. «Il vero problema è che la crisi finanziaria ha reso più difficile l’accesso al credito: vengono quindi erogati meno mutui ed anche il mercato delle costruzioni ne risente. Solo riavviando questo meccanismo che si è fortemente rallentato si potrà dare impulso al mercato immobiliare».
Naturalmente ci sono zone che sono cresciute di più e altre che sono cresciute meno: Il centro, ad esempio e la zona dei Bastioni sono quelle che hanno registrato la crescita maggiore (+0,5%), mentre le zone più decentrate restano stabili o registrano delle flessioni. Come nel caso della zona Bovisa-Dergano oppure da Lambrate a Salomone Bonfadini che hanno ceduto l’1,5%. Restano in auge la Milano della moda (+0,9%) e la Milano dei divertimenti (+0,9%).
«I prezzi degli immobili a Milano registrano nella seconda parte dell’anno una sostanziale battuta d’arresto» ha dichiarato Antonio Pastore, presidente della Borsa Immobliare. «Se il centro cresce, anche se di poco, periferia e provincia iniziano a mostrare i primi segni di quella riduzione dei prezzi conseguenza delle difficoltà che mercato immobiliare e finanziario stanno vivendo a livello internazionale».
Il mercato comunque al momento presenta tempi di vendita molto più lunghi e resta in bilico tanto che gli operatori si aspettano che le compravendite scenderanno nel corso del 2009 in sette casi su dieci.