Hedge – nel mercato secondario la salvezza

“Fare di necessità virtù” recita l’adagio. Sarà per questo che blasonate società hedge hanno deciso di mettere all’asta le quote di quei clienti scontenti della passata gestione, con un forte sconto sul prezzo di ingresso.

Capita così di vedere situazioni impensabili, come il Kensington Fund,  fondo bandiera di Citadel Investments, vendere intere quote a prezzi da mercato all’ingrosso; o ancora ‘biglietti di ingresso’ scontati per mettere un piede in Harbinger Capital o nel Children’s Investment Fund, celeberrimo fondo activist che nel 2006 faceva il bello e il cattivo tempo nei board di mezz’Europa.

(Nella foto a fianco, Ken Griffin, fondatore di Citadel ritratto insieme alla moglie Anne)

Gli stessi fondi, solo dodici mesi addietro avevano la fila davanti gli ingressi dei loro uffici, persone ansiose di poter investire con questi gestori, considerati il non plus ultra della finanza alternativa.

Ma le cose cambiano e gli hedge, soggetti meno duttili di un tempo nella gestione della loro attività, scelgono la strada della virtù per lasciare liberi gli scontenti e accogliere a braccia aperte gli ottimisti.

Questo tipo di operazioni, organizzate tramite mercati secondari, trovano sostengo in un recente sistema implementato da  Cogent Alternative Strategies, società statunitense che si occupa di vendita di fondi hedge.

Ma anche un altro player storico del mercato secondario, Hedgebay, nella suo elenco di fondi disponibili, evidenzia sconti anche del 14% sul valore della quota. Di recente la società ha implementato la sua offerta di servizi per il mercato secondario, lanciando Hedgebay Pricing Service, una piattaforma disegnata per permettere agli utenti una miglior valutazione delle proprie posizioni.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!