Hedge – la crisi fa sparire le lock-up

Erich Mindich (foto), ex banchiere prodigio di Goldman Sachs, quand onel 2006 lanciò il suo fondo hedge, Eton Park, impose ai nuovi sottoscrittori una lock-up di quattro anni e mezzo, pena una commissione di uscita del 6% su quanto depositato.

Oggi tutto questo sarebbe impossibile, o per lo meno, sono pochissimi i fondi che possono permettersi di dire quanto e come l’investitore potrà prelevare i propri soldi. Questo per via della crisi di liquidità che ha interessato l’industria nel 2008 e che ha costretto molti fondi a bloccare i riscatti e contingentare quelli accordati.

Sarà per questo che SAC Capital ha deciso di eliminare la lock-up di 3 anni sul proprio fondo bandiera e procedere con la raccolta di fondi. Ora chiunque volesse investire con Coehn dovrebbe sottostare ad una liquidità ‘trimestrale’ senza alcun vincolo di lock-up.

Anche le commissioni rimangono invariate: il 3% per le spese di gestione e un 50% di performance fee. Unica ‘clausola’ rimasta è un gate del 25% imposto ai prelievi trimestrali (nel senso che il singolo investitori non potrà prelevare più del 25% del proprio patrimonio ad ogni trimestre).

Ma c’è di più. Cohen, uomo schivo al limite della paranoia e restio ad incontrare persino i propri investitori, ora sembra pronto con valigetta e capello a fare marketing porta a porta per il suo fondo. Di recente è volato a Londra e Ginevra per incontrare personalmente i propri clienti e la scorsa settimana ha addirittura partecipato ad un evento organizzato da Goldman Sachs.

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