Real estate – alzati e cammina

Il mercato morto del real estate sta resuscitando, ma con i defibrillatori.

Questo almeno secondo la banca centrale Federal Reserve, che sta tentando di rianimare la piazza con i prestiti agli imprenditori e proprietari di palazzi degli uffici, hotel e altre proprietà commerciali.

Sono trascorsi due mesi da quando la Fed ha annunciato l’inizio del tentativo di alimentazione dei mutui nel settore immobiliare ma ancora non si hanno nuovi accordi inerenti la copertura delle ipoteche. Si sollecita quindi il governo di attuare un rapido, semplice ed efficace piano per risollevare la situazione, ma le grandi banche e le lobby dell’industria immobiliare ancora devono iniziare a stendere delle proposte da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione.

Flebili segnali di vita giungono invece dall’industria delle nuove costruzioni.
Ad aprile i nuovi cantieri hanno toccato un minimo storico, subendo in un anno la pesante flessione del 46%. Il confronto annuo è decisamente negativo anche per le licenze edilizie che risultano in discesa del 52% ma, dopo il forte rimbalzo di maggio, nuovi cantieri e permessi registrano un lieve progresso in giugno, grazie alla spinta delle case unifamiliari.

Le aperture di nuovi cantieri sono salite del 3,6% al tasso annuo di 582.000 unità. Il dipartimento del Commercio ha rivisto al rialzo il dato di maggio a 562.000 unità. In particolare le nuove costruzioni di villette monofamiliari sono salite del 14,4% massimo incremento dal dicembre 2004. In salita anche i permessi di avvio lavori che con un progresso dell’8,7% a 563.000 unità si portano ai massimi da dicembre.

Dunque ci sono segnali di ripresa e speranze per il real estate, ma si attende con impazienza che si sblocchi la situazione dei piani d’intervento in materia di mutui e ipoteche.

 
 

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