Aquila Capital sbarca in Italia

Ieri a Milano si è tenuto un convegno organizzato da Aquila Capital, a tre settimane dal suo 8° anniversario di fondazione.
Motivo dell’incontro era annunciare l’avvio della distribuzione dei fondi alternativi Aquila anche in Italia, come da direttiva di Bankitalia che ha concesso l’autorizzazione istituzionale alla distribuzione su suolo italiano, mentre è in via d’avviamento anche quella per la clientela retail.
Scopo del meeting era anche la presentazione, a cura del professor Harry M. Kat uno dei massimi esperti europei del settore hedge, di un prodotto che presto sarà diffuso sulla piazza italiana.

Il convegno è stato occasione per Aquila di esporre i passi fatti nel corso di questi otto anni, e ripercorrere la crescita del gruppo amburghese e le proposte fatte nel campo degli investimenti alternativi.
Dieter Rentsch, co-fondatore di Aquila Capital, ha curato la presentazione ricordando i successi raggiunti dal gruppo sul mercato europeo e la scelte pioneristiche su quello asiatico, sottolineando la crescita del capitale gestito fino all’attuale quota di 1,8 miliardi di euro.

A seguire Harry Kat, Professore di gestione del rischio e Direttore del Centro di Ricerca di Investimento Alternativo presso la Sir John Cass Business School a Londra, ha proceduto alla presentazione del prodotto immesso sul mercato dal gruppo di Amburgo: il Fondo Aquila Capital SVMN (Statistical Value Market Neutral).

L’SVMN è un fondo non è correlato con i titoli, le obbligazioni e neppure con i fondi hedge. È un fondo indipendente rispetto a ciò che succede nei mercati dei capitali globali, fatto dimostrato dalla sua resistenza che gli ha consentito, durante la crisi tra settembre e dicembre del 2008, di registrate un rialzo dell’ 8,5 % mentre i titoli nel mondo erano in ribasso del 26 %, i fondi hedge erano in calo del 15 % e le materie prime energetiche scendevano del 51%. Questa caratteristica fa del fondo un “diversificatore” adatto a quasi tutti i portafogli.
Il fondo SVMN non è un fondo hedge, ma piuttosto un fondo comune conforme alle norme UCITS III e come tale, offre agli investitori una quotazione giornaliera e una liquidità giornaliera, al posto della quotazione mensile e di lock-up pluriennali che sono standard per i fondi hedge.
Seguendo una strategia multi-asset, il fondo distribuisce il capitale su un certo numero di classi di attivo differenti, e lo fa utilizzando una tecnica conosciuta come “equalizzazione del rischio”, che ha l’obiettivo di equalizzare il contributo di rischio delle varie classi di attivo in cui investe il fondo. Grazie al sistema di gestione del rischio FundCreator, basato sulla ricerca del Prof. Harry Kat, consente di controllare attentamente il profilo di rischio del proprio portafoglio di investimento.

 

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