di A. G.
…di ristrutturazione finanziaria assistita dalla Vitale & Associati, ha deciso infatti fra i suoi asset di rivalutare di ben 15 milioni di euro il celebre hotel veneziano Danieli, ma non l’albergo milanese Four Seasons. La riserva di rivalutazione così costituita (la manovra contabile è stata resa possibile usufruendo del famoso dl anticrisi varato dal governo Berlusconi a fine 2008) è stata approvata pochi giorni fa nell’assemblea della Michele Amari, la holding di Statuto, che con l’altra mano ha dovuto però attingere alla riserva utili portati a nuovo per coprire la perdita di 14,19 milioni segnata nell’esercizio, mentre il 2007 si era chiuso con un utile di 26,63 milioni. Un rosso che nel bilancio consolidato sale a 42,63 milioni anche se il presidente Statuto, forte di un patrimonio immobiliare di quasi 140.000 mesi quadri appesantito da 1,06 miliardi di debiti (la posizione debitoria a medio-lungo termine è di 824,16 milioni), ha redatto i conti, dice nella nota integrativa, “sulla base di ipotesi di regolare funzonamento e di continuità aziendale” in quanto “il gruppo continuerà la sua esistenza operativa”. Statuto cita quattro motivi per essere ottimista sulla sua sopravvivenza: la controllata Regent Property ha rinegoziato con le banche (Banco Popolare anzitutto) i finanziamenti che al 31 dicembre 2008 non avevano rispettato alcuni covenant finanziari; la controllata Danieli Property a fine settembre 2090 ha modificato i contratti di finanziamento; le garanzie prestate alle banche per impegni di alcune partecipate non sono state richiamate dagli istituti di credito né si prevede che ciò avvenga nel prossimo futuro e le consistenze del patrimonio netto consolidato della Michele Amari (76,53 milioni) sono sufficienti a coprire le eventuali perdite del 2009, stimate comunque inferiori rispetto al 2008.
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