Hedge, aumenta la voglia degli investitori

Gli investitori si aspettano di far confluire più capitale negli hedge funds quest’anno, piuttosto che ritirarsi per la prima volta dal 2007, di riflesso alla cauta fiducia nei confronti del settore e del mercato finanziario in generale.
La svolta del sentiment è stata captata attraverso un sondaggio tra gli investitori promosso da Deutsche Bank AG. La maggioranza degli intervistati ha dichiarato infatti di aspettarsi più di 100 miliardi di dollari di flussi netti nel sistema degli hedhe funds nel 2010.
Questo dopo due anni di deflussi netti a livello di sistema, situazione che ha causato il riscatto da parte degli investitori di centinaia di miliardi di dollari, più di quanto abbiano poi immesso nei fondi nel 2008-2009.

Lo scorso anno, gli investitori erano focalizzati sull’obiettivo di tirare fuori i propri soldi dagli hedge funds, ma adesso “vogliono reinvestire i loro soldi”, ha dichiarato Sean Capstick, global head dell’hedge fund capital group di Deutsche Bank.
Il sondaggio rispecchia la visione di circa 600 investitori che controllano più o meno 1,1 trilioni di dollari all’interno degli asset investiti negli hedge funds e nei fondi di fondi, che raccolgono soldi da altri investitori e li distribuiscono a diversi hedge funds, o ai fondi pensione, private banks e altri.
Malgrado i riscatti degli investitori l’anno scorso, i livello degli asset in possesso dell’industria ha leggermente recuperato grazie alle performance positive. Gli hedge funds, come gruppo, erano sopra del 20% l’anno scorso, prima di mettere a segno la loro peggiore prestazione nel 2008.
Gli asset del settore si sono assestati quindi a 1,6 trilioni di dollari alla fine del 2009, in rialzo rispetto agli 1,4 trilioni del 2008, ma ancora sotto il livello di 1,9 trilioni, in accordo con l’indicatore di posizionamento di Chicago, l’Hedge Fund Research.
Gli investitori hanno affermato di trovarsi in una fase di iniezione di denaro verso quei gestori focalizzati sulle strategie ad alto rischio, come le equities long-short sui mercati emergenti, ed event driven, che scommette sulle fusioni e altre ristrutturazioni aziendali.

“Torna la voglia del rischio”, ha affermato Barry Bausano, global co-head presso la Deutsche.
Tuttavia, nonostante i profitti ottenuti dagli investimenti lo scorso anno, molto gestori ancora non hanno recuperato per intero le perdite e perciò non si trovano nella posizione di mettere a segno performance lucrative.
La struttura delle commissioni, inoltre, è tipicamente regolata in modo che i gestori devono tornare ad un certo livello, conosciuto come punto d’acqua alta, prima di intascarsi le commissioni sulle performance, generalmente equivalenti al 20% dei ricavi sugli investimenti.
Questa situazione ha sollevato la questione in merito alla loro abilità operativa. Circa la metà degli investitori intervistati da Deutsche Bank ha affermato che più del 30% dei gestori presso cui avevano investito sono rimasti sotto la soglia fino a che non hanno potuto riscuotere le commissioni sulle performance.
Gli investitori, inoltre, continuano ad avere un appetito limitato nei confronti delle scommesse a leva, che possono spingere i rendimenti ma anche amplificare le perdite.
Deutsche Bank ha affermato che i suoi clienti hedge nella media ottengono 2 dollari e 20 per ogni dollaro investito, al di sopra degli 1,80 dollari del Marzo 2009 ma sotto ai 3,75 dollari del 2008.
“Ci sono ancora molti venti trasversali là fuori. La gente è ancora un po’ cauta”, ha concluso Mr. Bausano.

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