Tempo di short

Si è parlato tanto di un’industria hedge mondiale in netta ripresa nel 2010; un’industria capace di registrare i migliori picchi di raccolta degli ultimi anni proprio in un periodo di forte incertezza nell’ambito della gestione del risparmio. Tutto vero, sembra però essere ora in atto un’inversione, se pur contenuta di tendenza. Se infatti andiamo ad analizzare la performance in maggio del Credit Suisse/Tremont Hedge Fund Index scopriamo un segnale negativo pari al 2,76%. Stiamo parlando, come immaginabile, del più basso livello di crescita (o meglio, di decrescita) dal novembre del 2008. Un livello che comunque deve far preoccupare in maniera marginale dato che il settore ha sovraperfomato in modo sostenuto i mercati sottostanti, dato che l’indice MSCI World è scivolato del 9,91% durante il mese, e che inoltre le perdite basate sui rendimenti, pari a 16,68 miliardi di dollari, sono state in parte controbilanciate dagli afflussi netti, pari a 5,44 miliardi di dollari, segnando il quarto mese consecutivo di afflussi netti.
Certo è che comunque gli hedge, nel bene o nel male, rimangono sempre al centro dell’attenzione degli investitori e non solo, se è vero che Barney Frank, chairman della commissione finanze della Camera Usa, democratico, ha appena introdotto un disegno di legge chiamato “Frank Bank Levy Proposal”, stando alla Reuters, che vara nuove tasse per i gruppi bancari con asset superiori ai 50 miliardi dollari e per gli hedge fund con assets superiori ai 10 miliardi di dollari. Ma passiamo all’analisi dei dati salienti.
Sul fronte delle strategie ben nove su dieci hanno registrato performance negative, mentre l’unica positiva, e non è un caso, è quella legata ai movimenti short, tipicamente sovraperformante in periodi di ribassi di mercato, che questo mese arrivano al 5,84%. La maglia nera va alle strategie basate sugli emerging markets con il
-4,28%, un risultato in chiaro ribasso rispetto al +1,01% fatto registrare il mese precedente. Male anche gli event driven, che il mese scorso regalavano l’1,89%, mentre ora non vanno oltre al -3,07%. Quella che era la migliore categoria di aprile, ovvero i multistrategies, con il 2,09%, questo mese registra una perdita del 3,53%. Spostandoci ora all’analisi dei dati a partire da inizio 2010 troviamo sempre al comando le strategie fixed Income arbitrage con un’affermazione del 4,55% (-0,79% a maggio), mentre la maglia nera va alle dedicated short bias (come già detto le migliori di maggio), segno evidente di un mercato con tendenza rialzista da inizio anno.

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