Risanamento, la perdita scende a 64,5 milioni

Si iniziano a intravedere i primi segnali di miglioramento, seppure le difficoltà continuano a persistere. Risanamento ha reso noto i dati relativi al primo semestre del 2010 che evidenziano una perdita di 64,5 milioni, migliore rispetto alla perdita di 171 milioni. 

Il gruppo immobiliare registra un Ebitda di 47,6 milioni, rispetto a un dato negativo per 8,7 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. L’Ebit è negativo per 46,5 milioni, in miglioramento rispetto al risultato operativo negativo per 51 milioni nel primo semestre 2009. I ricavi ammontano a 425 milioni, con un balzo del 665% su base annua. Il patrimonio immobiliare è valutato 2,48 miliardi, rispetto ai 2,84 miliardi di fine 2009.

La posizione finanziaria netta è negativa per 2,66 miliardi, mentre era negativa per 2,82 miliardi alla fine dello scorso anno. Il cda ha deciso un accantonamento di 80 milioni nelle controllate Milano Santa Giulia e Milano Santa Giulia Residenze per potenziali costi di bonifica dei terreni e di gestione dei materiali eventualmente contaminati.

Il consiglio di amministrazione del gruppo fondato da Luigi Zunino e ristrutturato dalle banche creditrici ha deliberato anche di convocarsi per il prossimo 23 settembre per «esaminare e approvare una situazione patrimoniale civilistica aggiornata da sottoporre a una convocanda assemblea alla quale, previa integrale copertura delle perdite, verrà riformulata la proposta di rafforzamento patrimoniale della società», cioè il previsto aumento di capitale. 

 

 

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