Risparmio gestito – Il 2011 del real estate

In sintesi, Henderson ritiene che la combinazione di bassi tassi di interesse e bassi rendimenti delle obbligazioni continuerà a sostenere l’interesse per il settore immobiliare nel 2011, pertanto il surriscaldamento di alcune aree del mercato immobiliare europeo sembra essere inevitabile.

Inoltre, il peso dell’equity prossima ad entrare sul mercato immobiliare commerciale alimenterà ulteriormente la compressione degli yield e, congiuntamente alla ripresa degli affitti, dovrebbe portare a ritorni interessanti che variano dal 6% fino all’8% a livello di portafoglio. Tuttavia, poichè il divario dei rendimenti tra gli asset prime e secondari resta ampio, Henderson ritiene che in un contesto di crescita economica costante le opportunità più attraenti potranno essere più facilmente identificate nella parte alta della curva del rischio, negli asset di prestigio, negli affitti a breve termine e nei settori di nicchia, nonché nei mercati attualmente trascurati dagli investitori avversi al rischio.

Il report aggiunge che indubbiamente le economie del nord Europa, più competitive e finanziariamente stabili, sono maggiormente in grado di sostenere una crescita economica significativa rispetto ai Paesi del sud Europa. Per questa ragione, il fulcro dell’investimento immobiliare sembra rimanere concentrato nelle aree core dell’Europa, tra cui Germania, Gran Bretagna, Francia, Austria, Paesi Nordici, Benelux e Polonia.

Stefan Wundrak, research manager per il settore immobiliare europeo di Henderson Global Investors, ha commentato: “I principali mercati immobiliari commerciali in Europa hanno già vissuto una correzione positiva degli yield, sebbene finora sia stata limitata al segmento prime. Nel 2011, l’aumento dei prezzi sarà fortemente sostenuto dai principali mercati prime del segmento uffici, retail e logistica che torneranno a registrare una crescita degli affitti, nonostante le modeste previsioni di crescita economica nel breve termine”.

Tuttavia, con i rendimenti obbligazionari e i tassi di interesse ai loro minimi storici, il divario dei rendimenti tra immobili prime e secondari potrà diventare così interessante da non poter essere ignorato dai gestori immobiliari europei specializzati, soprattutto se si vuole partecipare al prossimo ciclo degli affitti”.

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