Scenari Immobiliari, cautela tra gli operatori

Sono cauti gli operatori del mercato immobiliare italiano. E sicuramente meno positivi dell’istituto Scenari Immobiliari, che nel rapporto presentato a Santa Margherita Ligure parla di un fatturato in Italia pari a 113 miliardi a fine anno, con un rialzo dell’1,7 sul 2010. L’atteggiamento “non illudiamoci troppo” emerge da due sondaggi a cui gli uomini e le donne del real estate si sono sottoposti al Forum organizzato proprio da Scenari Immobiliari.

Nell’edizione 2011 dell’incontro annuale, i protagonisti del mercato – tra questi Allianz Real Estate e Generali Immobiliare – hanno espresso le loro sensazioni in un paio di test a risposta chiusa proposti dal professor Mario Deaglio dell’università di Torino e da Valter Mainetti di Sorgente Group, gruppo che – tra le altre cose – possiede una partecipazione nel Flatiron di New York.

Dal sondaggio sull’economia, a cura del professor Deaglio, è venuto fuori che un terzo degli operatori ritiene che la situazione tornerà come prima entro due anni, mentre un altro terzo crede che niente sarà più come una volta. Una parte considerevole, poi, pensa che l’euro supererà la crisi grazie ai fondi di salvataggio. La crescita italiana nei prossimi mesi non sarà negativa, ma semplicemente “sotto la media dell’area euro”. E per quanto riguarda invece, nello specifico, il comparto immobiliare, l’andamento nei prossimi mesi non sarà troppo diverso da quello del 2011. “Nel complesso”, ha sintetizzato l’economista, “ci si aspetta che il quadro sia insoddisfacente, ma non catastrofico”.

“Quello immobiliare resta un settore sano e interessante”, ha detto Mainetti, amministratore delegato di Sorgente Group. “Noi abbiamo intenzione di investire 300 milioni in immobili, in Italia ma anche negli Stati Uniti, da qui a dicembre”. Il real estate rende, ha aggiunto, e lo dimostra il fatto che tra il 1945 e il 2011 il Flatiron ha avuto un rendimento medio dell’8%, a fronte del 6,5% del Dow Jones e del 7,1% dell’S&P500. Mainetti ha girato all’auditorio del Forum una domanda in particolare, chiedendo cosa ci si attende, in termini di attività complessiva, nei prossimi sei mesi. E le attese vertono sulla stabilità, seppure con una certa punta di pessimismo.

“Una delle sfide principali”, ha comunicato Allianz Real Estate, presente al Forum con – tra gli altri – il capo dell’Italia Marco Plazzotta, “è la modernizzazione degli stock, in tutti i settori: retail, in cui il trend è già in atto, e uffici, in cui manca ancora una reale offerta di grado A di livello internazionale”.

“In molti casi”, ha spiegato Plazzotta a SOLDI/BLUERATING facendo qualche esempio, “i centri commerciali in Italia hanno più di quindici anni. Sono strumenti obsoleti, servono trasformazioni”. E poiché gli investitori e i finanziatori sono selettivi, specie nei periodi difficili come quello che stiamo attraversando, bisogna sostituire gli attuali asset con nuovi prodotti in linea con i criteri di investimento.

Il piano di investimenti di Allianz Real Estate, presente in Italia con un portafoglio gestito di 1,8 miliardi di euro nel 2011, prevede quasi un raddoppio del portafoglio nei prossimi tre-quattro anni. Oltre alla maggiore attenzione verso gli asset di classe A, la strategia punta a continuare il processo di razionalizzazione anche attraverso cessioni, per esempio con la riduzione della presenza nelle aree periferiche e in alcune province.

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