Mps: rallenta nel 2011 il mercato immobiliare in Italia e in Europa

Il 2011 non ha confermato i segnali di debole ripresa avvertiti nel 2010. Si è registrata infatti una contrazione del numero di compravendite di immobili residenziali sul mercato domestico del -2,2%. È quanto emerge dal sesto rapporto “Il mercato residenziale italiano e i mutui alle famiglie” elaborato dall’area research di Banca Monte dei Paschi, in cui vengono sintetizzati i risultati definitivi del 2011 riferiti al mercato degli immobili residenziali e al mercato dei mutui bancari alle famiglie. L’analisi comprende, inoltre, un focus sul mercato degli immobili residenziali in Toscana, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto a cura di Ance Toscana. 

La dinamica delle quotazioni del settore residenziale”, recita lo studio, risulta sostanzialmente statica in Italia. Nonostante il calo del numero delle compravendite, non si assiste infatti a sostanziali cambiamenti nella quotazione media. La crescita numerica della popolazione, la fase di tassi di interesse ancora bassi, la razionalizzazione dei permessi di costruzione hanno sostenuto il mercato delle quotazioni.

A livello internazionale, nel 2011 i prezzi delle case hanno continuato a ridursi sul mercato americano, mentre in Europa sembra che il punto di minimo sia stato già toccato. Nel 2012 attese di moderata fiducia per il mercato residenziale tedesco, cautela per il mercato italiano e francese, mentre tra i mercati emergenti, la Turchia, la Russia e la Polonia sono attesi a confermare i progressi registrati negli ultimi anni.

In calo gli investimenti in nuove abitazioni, sia in Italia, dove il rapporto investimenti/Pil torna ai livelli del 2006, che in Europa. Tra i Paesi europei monitorati la Spagna ha il rapporto Investimenti/Pil con il calo più evidente: 6,9% nel 2011 dal 13% del 2006. Lo stock dei mutui in Italia ha mostrato un trend migliore rispetto all’Europa, con una variazione annuale del +4,4% ed una quota di mercato dell’Italia sul totale dei mutui residenti nell’area euro che rimane sostanzialmente invariata al 9,7% (contro il 9,5% a dicembre 2010). A marzo 2012 lo stock dei mutui residenti risulta in crescita del 3% in Italia e dello 0,8% su nell’area euro.

Da inizio anno la nuova produzione registra invece un forte crollo con flussi in calo del -52,0% a marzo del 2012 su a.p., peggiorando significativamente la contrazione avvenuta già nel 2011 vs 2010 (-8,8%). La forte contrazione del 2011 è confermata anche dal campione Assofin, dove sono gli “Altri Mutui” (sostituzioni e surroghe) a subire la contrazione maggiore (-24,9% in termini di flussi e -27,9% in termini di numero di contratti). Nel corso del 2011, le nuove erogazioni a tasso fisso hanno ricominciato ad aumentare, ma circa il 50% delle erogazioni è ancora stipulata a tasso variabile che, rimane la forma preferita dagli italiani.

 

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