I fondi immobiliari italiani superano la prova mercati

In effetti il 2007 si è chiuso con un record per i fondi immobiliari, ormai protagonisti sia del mercato immobiliare sia del settore del risparmio gestito. la fotografia l’ha tracciata come al solito Scenari Immobiliari in occasione dell’incontro semestrale milanese, dal quale è emerso che il numero di fondi operativi è passato dai 7 del 2001 ai 186 di fine 2007, con una previsione di circa 220 a fine dell’anno in corso.

Mario Breglia (nella foto), presidente di Scenari Immobiliari ha ribadito come il patrimonio immobiliare posseduto direttamente ha superato i 32 miliardi confermandosi il più importante aggregato nel settore privato nazionale, superiore a quello delle assicurazioni e delle banche. In particolare lo sviluppo più significativo si è registrato nell’ultimo triennio, con un patrimonio triplicato. Mentre nel 2001 l’Italia rappresentava poco più dell’uno per cento dello stock europeo dei fondi immobiliari, ora si avvicina all’otto per cento.

E anche a livello di performance il settore non se la passa male. Per il secondo anno di seguito i fondi retail quotati hanno avuto la migliore performance (considerando come indice il Roe) a livello europeo, con il 7,21%.

Il NAV del sistema, inoltre, è cresciuto dieci volte dal 2001, arrivando a 24 miliardi.
L’indebitamento è aumentato del 17,2% nell’ultimo anno. La capitalizzazione dei fondi quotati è salita del 7,3% toccando i cinque miliardi.

E per il futuro l’ottimismo è d’obbligo. Sulla base di quanto accaduto nel primo quadrimestre dell’anno si prevede per la fine dell’anno, una robusta crescita sia del numero di fondi sia del NAV. Però la notizia sulle nuove disposizioni tributarie per i fondi immobiliari contenute nel decreto legge potrebbe guastare la festa.

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