Offro tanto, vendo poco

Ralletamento del mercato immobiliare tranne a Milano e Palermo. L’indice Replat relativo ai primi 6 mesi del 2008 ha confermato la fase di stasi del mercato nazionale residenziale con conseguente allungamento dei tempi di compravendita, soprattutto nelle grandi città. Ma la crisi è ancora lontana.

I dati evidenziano che tra aprile e maggio le oltre 1.200 agenzie immobiliari abbonate al servizio REplat in Italia hanno visto assestarsi i valori della domanda sul -5,39% del primo mese e sul -4,93% del secondo, mentre a giugno il dato è sceso al -7,37% (a gennaio era al -7,67%). L’offerta è invece passata dal +19,69% di aprile al +17,16% di maggio fino al +15,44 di giugno.

Ma la situazione, però, almeno dal punto di vista degli agenti immobiliari non è del tutto negativa. “Secondo i dati forniti dalla piattaforma REplat per il primo semestre del 2008, il mercato immobiliare italiano, sia residenziale sia commerciale, non ha subito quel rallentamento che di cui si parlava sin dalla fine dell’anno passato e che ha impaurito tutti quegli addetti ai lavori che davano per scontato l’arrivo di un periodo di crisi che ancora non si è davvero manifestato”, ha spiegato il presidente di REplat, Vincenzo Vivo.

“Certo, un po’ ovunque si sono verificati quel rallentamento dei tempi di compravendita e quello spostamento delle stesse dalle città capoluogo ai centri minori della provincia, che hanno caratterizzato l’andamento generale del mercato del mattone in questi ultimi anni. I motivi scatenanti di questo fenomeno sono principalmente due: il primo è il considerevole aumento dei prezzi delle case nelle grandi città (anche se dopo un deciso aumento nel 2007 si sono poi piuttosto assestati nel 2008, soprattutto nelle metropoli italiane; ndr) che spinge a cercare soluzioni più vantaggiose nei comuni limitrofi; il secondo è la sempre maggiore disponibilità di nuovi edifici costruiti nell’hinterland”.
 
E per i prossimi mesi, secondo la view di REplat non avverranno grossi cambiamenti. Anzi la tanto pre-annunciata crisi di inizio anno tarderà ancora ad esplodere.

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