Immobiliare: occhi puntati su Cina e Giappone

Bluerating.com: Qual è lo stato di salute attuale del settore immobiliare dell’Asia e del Pacifico?
Lee: In generale, stiamo assistendo ad un rallentamento del mercato a livello mondiale. Il mercato azionario immobiliare presenta però dinamiche differenti, in particolare in questa fase. Le azioni immobiliari rappresentano, infatti, un’opportunità di investimento interessante perché sono sottovalutate, ma hanno già scontato con maggiore rapidità e intensità nei mesi scorsi la crisi che oggi coinvolge il comparto delle compravendite immobiliari.
In più, in Cina e in India non si è verificato un vero e proprio crollo del mercato immobiliare com’è avvenuto per esempio in America o in alcuni paesi d’Europa. In Asia la crisi del mattone è stata una conseguenza della crisi finanziaria internazionale, ma i trend economici e socio-demografici nell’area mostrano solidi segnali di ripresa nel medio periodo.

Bluerating.com: Come si evolverà nei prossimi mesi?

Lee: Nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un taglio dei tassi di interesse da parte dei governi asiatici e delle banche centrali in Taiwan e Cina. Rispetto a un anno fa, le autorità governative hanno spostato la loro attenzione dal controllo dell’inflazione al sostegno della crescita economica e ad una maggiore stabilizzazione dei mercati finanziari.
Ritengo, quindi, che la domanda relativa al settore immobiliare asiatico resterà solida in un’ottica di lungo periodo, guidata soprattutto da economie domestiche strutturalmente sane e da promettenti bilanci delle società.

Bluerating.com: In questa area, per i prossimi mesi quali sono, secondo lei, le strategie di investimento, i settori, i paesi e le società che potranno dare le migliori performance?
Lee:
Dobbiamo ovviamente tenere a mente che ci troviamo in una fase di mercato azionario caratterizzata da un’alta imprevedibilità. Se nei prossimi mesi le preoccupazioni degli investitori si stabilizzeranno, la loro propensione al rischio migliorerà e la volatilità dei mercati azionari si ridurrà; in questo scenario il mercato asiatico sarà interessato da una ripresa economica abbastanza rapida. Cina e Giappone saranno probabilmente i paesi che garantiranno i migliori ritorni nei mesi a venire. In particolare, il mercato cinese sarà in grado di offrire opportunità interessanti legate all’acquisizione di solide società attive nel mercato residenziale con valutazioni economiche. In Giappone, invece, sarà il segmento degli uffici ad essere più promettente per gli investitori.

Bluerating.com: Come si è comportato finora il suo fondo?
Lee: Abbiamo ridotto al minimo l’esposizione sui mercati emergenti, con particolare riguardo a Vietnam, Indonesia, Malesia e Tailandia, che hanno subito fuoriuscite di capitale, crisi di liquidità, uno scenario economico non favorevole e alti tassi di inflazione, privilegiando Cina e Giappone dove ci aspettiamo una crescita economica più sostenuta.
Inoltre, abbiamo adottato un approccio difensivo, mantenendo in portafoglio aziende attive nel settore degli asset commerciali di alta qualità o specializzate in settori di nicchia e incrementato la parte cash del nostro portafoglio. A fine agosto abbiamo superato il benchmark di circa il 2% (dopo le fees).

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