Ai fondi immobiliare piace Sofia

Investire in Bulgaria? Sembrerebbe ancora opportuno farlo, seppure alcuni operatori ritengano che sia meglio tenersi alla larga dai mercati emergenti dell’Est. Le potenzialità invece sono buone e soprattutto se si punta sul segmento industriale.

La Bulgaria può offrire dei buoni fondamentali, tanto che secondo i dati dell’istituto di statistica bulgaro il comparto immobiliare è stato uno dei segmenti più premiati avendo attirato quasi 2,2 miliardi. In particolare le città che si sono rivelate più dinamiche sono: Sofia, Plovdiv, Varna, Bourgas e Ruse, nonché alcune zone turistiche sul Mar Nero e nei luoghi di villeggiatura in montagna.

E chi ha deciso di investire nel mercato immobiliare lo ha fatto (sono soprattutto i fondi immobiliari esteri) perché l’economia bulgara ha ottenuto un buon sviluppo nel settore dei servizi e perché le aspettative di aumento dei prezzi degli immobili sono diventate più concrete dopo l’ingresso della Bulgaria nell’Unione Europea.

Infatti i settori sui quali si sono concentrati gli investimenti sono principalmente il segmento degli uffici e quello commerciale. In dettaglio gli uffici hanno raccolto il 44% dei volumi impiegati seguito dal retail che ha accolto il 36% dei fondi.

E per i prossimi anni gli orientamenti sono puntati verso il settore industriale. La maggior parte dei siti industriali si trova in condizioni di scarsa manutenzione e non riesce a soddisfare le richieste degli investitori/utilizzatori. Questo è un buon motivo, secondo alcuni operatori, per costituire spazi nuovi o riqualificare quelli già esistenti.

Un altro segmento, che si profila molto attrattivo è quello degli immobili per la grande distribuzione che sta vivendo un vero e proprio boom. Dopo l’inaugurazione dei primi tre centri commerciali di Sofia nel 2006, a seguito della crescita dei consumi, diversi gruppi della grande distribuzione intendono entrare nel mercato locale e la nuova tendenza che ha caratterizzato il 2007 è lo sviluppo dei centri commerciali di tipo “outlet”.

Si profilano quindi dei buoni affari soprattutto per gli stranieri, cioé coloro che hanno dato vita e sviluppato il mercato negli ultimi anni. In particolare con l’ingresso dei fondi immobiliari nel settore dell’edilizia si è avuto un aumento del 12% delle costruzioni nel biennio 2006-2007 e si prevedono tassi di crescita nella misura del 6-10% annuo nei prossimi 3-5 anni, con investimenti perlopiù rivolti all’area industriale, ai centri logistici e agli uffici.

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