Gabetti, aumento di capitale e nuovo prestito obbligazionario

L’assemblea degli azionisti di Gabetti Property Solutions ha approvato, l’emissione di un nuovo prestito convertibile in azioni ordinarie Gabetti per un importo nominale complessivo massimo di 25,136 milioni revocando quello deliberato lo scorso 2 luglio.

Lo scopo dell’emissione del nuovo prestito è quello di supportare il piano strategico, anche alla luce delle modifiche apportate dalla scorsa assemblea del 30 settembre scorso, in base al quale le agenzie dirette sarebbero state riconvertite in franchising per abbattere i costi. “L’operazione – spiega Ugo Giordano, CEO di Gabetti Property Solutions – si è resa necessaria per adeguare alle mutate condizioni generali del mercato alcune caratteristiche tecniche del prestito già approvato in luglio. Consentirà di supportare sia le azioni previste dal piano strategico, ridefinito lo scorso 30 settembre, sia la realizzazione di nuove iniziative e investimenti del Gruppo, in Italia e all’estero, finalizzate al miglioramento dei risultati previsti, garantendo una maggiore redditività per tutti gli azionisti e consentendo, contemporaneamente, una diversificazione delle fonti di finanziamento”.

Il nuovo prestito obbligazionario che, è previsto per il primo trimestre del 2009, avrà una durata di 5 anni e garantisce una cedola per cassa, maturata alla scadenza del dodicesimo mese a partire dalla data di emissione, con un rendimento annuo pari al 5,50%. Per quanto riguarda il rimborso esso potrà essere fatto alla pari ed in unica soluzione, oltre agli interessi da corrispondersi a scadenza.
Il valore nominale invece sarà determinato dal prezzo di emissione applicando un premio di conversione del 20% alla media ponderata dei prezzi ufficiali di borsa dell’azione Gabetti registrata nei 6 mesi precedenti tale determinazione.

Contestualmente l’assemblea ha deliberato un aumento di capitale di importo pari a circa 25,136 milioni, uguale al valore nominale delle obbligazioni convertibili. E sempre durante l’assemblea un gruppo di azionisti, Generali, le famiglie Gabetti, Giordano, Marcegaglia, Gian Luigi Croce e UBH SpA, che rappresentano complessivamente oltre il 76% del capitale sociale, si sono già dette pronte a impegnarsi a sottoscrivere il prestito obbligazionario convertibile per la quota di propria competenza.

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