Obama aiuta ai mercati

Colpo di reni a Wall Street, con il recupero in chiusura delle perdite fatte registrare durante la giornata, grazie ad un report riportante un nuovo intervento dell’Amministrazione Obama che aiuterà le famiglie americane nei pagamenti delle rate dei mutui contratti. Stando alle ultime voci, da Washington dovrebbero arrivare dei sovvenzionamenti rivolti ad aumentare la sostenibilità dei mutui ipotecari da parte degli individui alle prese con richieste di pignoramento o con la vendita forzata del proprio immobile. Il progetto prevede inoltre la partecipazione (anche se non siamo ancora in grado di dirvi in che misura) delle due agenzie, diventate ora governative, Fannie Mae e Freddie Mac.
Dal lato macro arrivano le solite notizie sul mercato del lavoro, con le richieste di sussidi alla disoccupazione che sono sostanzialmente rimaste su livelli altissimi, benché invariati: 623k la pubblicazione di ieri, contro un consensus di mercato di 610k ed un precedente 626k. Differenze che si possono tranquillamente non considerare vista la drammaticità della “big figure”.
Di contro, le vendite al dettaglio hanno sorpreso gli investitori che stimavano un -0.8%, mostrando un rassicurante +1% dal precedente -2.7%.
In Europa invece non si ferma la serie negativa che sta facendo registrare il dato sulla produzione industriale, arrivato a -2.6%, un punto percentuale peggiore rispetto al precedente.
Sarà interessante assistere al G7 che si terrà a Roma nel week end, il primo cui prenderà parte Geithner in qualità di segretario del Tesoro, anche se non attendiamo particolari indicazioni circa la crisi economica in quanto punto principale dell’agenda dal G20 del prossimo Aprile. Potrebbero esserci soltanto dei suggerimenti da parte dell’America circa l’entità degli stimoli fiscali da adottare in Europa (teniamo conto che circa un terzo dei 789bn$ del piano di stimolo economico a stelle e strisce, dovrebbero essere recuperati tramite tagli alla tassazione.
Per cercare di comprendere le possibili evoluzioni del cambio EurUsd è utile osservare un grafico con candele da 240 minuti. Da questo appare subito chiaro come l’andamento si stato particolarmente laterale nelle ultime settimane seppure con movimenti repentini: il canale che si è venuto a creare impone di osservare due livelli, un supporto a 1.2725 e una resistenza a 1.3080, il cambio infatti dal 28 gennaio si muove all’interno di questa fascia seppure con molta velocità per raggiungere i due estremi di volta in volta. Possibili evoluzioni saranno da valutare ala rottura di uno di questi due punti, tenendo presente che il movimento più sul lungo periodo, quindi da candele daily in su, indica ancora un movimento di discesa del cambio e quindi pro dollaro.

Diamo uno sguardo all’EurGbp, che mantiene la notevole volatilità a cui oramai siamo abituati. Da qualche ora il cambio è in una fase di range, contenuto tra 0.8970 e 0.90 figura, e non sono chiari eventuali segnali di uscita da una o l’altra parte. Oggi non sono in agenda dati macroeconomici inglesi e quindi possiamo ipotizzare entrambi i livelli successivi ad una fuoriuscita. In alto i livelli importanti di breve sono 0.9032 e 0.9075, mentre in basso i supporti importanti sono 0.8950 e 0.8890.

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