Bernanke e la nazionalizzazione

Su internet circola un video dove il presidente della Fed, Ben Bernanke, partecipa ad un botta e risposta sulla nazionalizzazione delle banche.

Dal video emerge un Bernanke favorevole alla nazionalizzazione delle banche anche se nessuna decisione è stata ancora presa in merito.

Certo se le cose dovessero peggiore ulteriormente, non è possibile escludere questa possibilità ma per ora non esistono indicazioni verso questo argomento, per lo meno per una sua attuazione in tempi brevi.

A differenza del suo predecessore Alan Greenspan, politico di vecchia data (fece parte anche del team di esperti economici dell’amministraizone Ford) ed esperto nell’uso delle parole tanto da calibrarle una ad una, Bernanke è da meno tempo alla Federal Reserve e anche la sua abilità ‘diplomatica’ è sicuramente meno affinità di quella di Greenspan. 

Per questo il video tradisce una certa simpatia per la decisione estrema di far diventare pubblico un settore storicamente privato.

Detto questo, dal video incriminato escono due possibili scenari circa la possibile nazionalizzazione de sistema bancario. La prima prevede una nazionalizzazione cui deve seguire (in tempi rapidi) un ritorno del settore bancario a quello privato; la seconda ipotesi non nega che si sia già parzialmente nazionalizzato il settore: questo per gli ingenti aiuti che le banche hanno ricevuto dal Governo sotto varie forme, elemento che già si riflette nei diversi paletti imposti dal Governo verso le banche che hanno ricevuto sostegni pubblici (come il limite agli stipendi dei top manager fissato da Washington).

In conclusione, la possibilità di una statalizzazione del settore bancario statunitense non è da prendere come un segnale negativo tout court, anzi forse rappresenta un segnale di futura stabilità per tutto il settore.

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