Legg Mason, le azioni per il 2009

Nell’attuale fase di mercato fare previsioni risulta ancora più difficile rispetto a quanto non lo sia solitamente, tuttavia le case di investimento continuano la propria attività di ricerca, per cercare di cogliere le opportunità presenti sul mercato.

La visione di Legg Mason è orientata alla prudenza e ad un moderato ottimismo per i piani di stimolo all’economia in atto negli Stati Uniti, un contesto nel quale un’attività di attenta selezione dei singoli titoli dovrebbe portare a dei buoni risultati

“Sarà difficile produrre una crescita economica nella maggior parte dei mercati avanzati nei primi mesi del 2009. La contrazione dell’attività economica globale e il rischio di una deflazione spingeranno ancora le banche centrali a ulteriori tagli dei tassi d’interesse in Europa e in Asia, mentre i tassi negli Stati Uniti hanno difatti raggiunto lo zero. Tuttavia, le azioni messe in campo dalla politica fiscale e le altre iniziative che il nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha in programma potrebbero produrre un effetto positivo se saranno adottate sollecitamente e attuate correttamente. Siamo ottimistici sulle prospettive di certe società di livello mondiale e, in particolare, di quelle che registrano profitti consistenti mentre, al tempo stesso offrono dividendi interessanti e presentano bilanci sani”, commenta in questi termini il gestore George Foley, di Global Currents Investment Management, una delle società del gruppo Legg Mason.

Sebbene i mercati finanziari della regione non siano rimasti estranei alla crisi, l’Asia continua a conservare buone opportunità di crescita, spinte dai piani infrastrutturali e dal crescente consumo interno; secondo Ray Prasad di Batterymarch Financial Management, controllata da Legg Mason, “in Asia è possibile trovare ancora opportunità di investimento che poggiano sulla domanda interna. In India e in Cina, diversi importanti progetti per le infrastrutture sono sostenuti da capitali pubblici e privati. Questi investimenti, assieme a un crescente consumo domestico, contribuiscono a offrire una certa protezione contro la flessione della domanda proveniente dagli Stati Uniti e da altri mercati avanzati”.

In particolare i mercati emergenti, dopo il recente calo dei corsi e le problematiche valutarie, offrono quotazioni interessanti, grazie alla stabilità garantita dalle ingenti riserve in valuta estera; questi paesi “presentano ancora delle aspettative di crescita degli utili più alte di quelle dei mercati avanzati – nonostante le revisioni delle stime al ribasso – oltre che una maggiore profittabilità. La flessione di alcune valute le cui quotazioni ora sono interessanti, le cospicue riserve in valuta estera e il forte consumo interno in molti paesi con mercati emergenti, continuano a creare un ambiente positivo per gli utili societari e questo dovrebbe aiutare le imprese a  superare le attuali turbolenze del mercato finanziario globale”

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