Wall Street vede una chiusura di settimana in negativo con l’indice S&P 500 in calo del 2,36% ed il Nasdaq Composite dello 0,98%. A pesare il crollo dei bancari con Citigroup in calo del 39% dopo la salita della partecipazione pubblica al 36%. Vendite comunque diffuse anche su altri settori e non limitate al finanziario.
Molto pesante l’avvio di settimana a Tokyo con il Nikkei 225 in calo del 3,81% con vendite su tutto il listino causate anche da dati macroeconomici sconfortanti (stamane sono uscite le vendite di autoveicoli, in contrazione del 32,4% su base annua).
Pesante l’avvio delle borse europee con cali superiori ai due punti percentuali a causa anche della mancata soluzione per il salvataggio delle economie dell’Europa dell’ Est, alcune delle quali rischiano il collasso.
In rimbalzo il future sul bund in area 125,20.
Euro debole contro dollaro USA a 1,26 e yen a 122,5.
Il dato più atteso delle giornata sarà l’indice ISM manifatturiero negli Sati Uniti alle 16.