L'Oracolo – Anche gli oracoli soffrono

L’Oracolo di oggi è dedicato all’Oracolo per eccellenza, quello di Omaha. Povero Warren. Nonostante rimanga l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio stimato di circa 62 miliardi di dollari (solo passando dal 2007 al 2008 il suo patrimonio è incrementato di 10 miliardi di dollari), il 2008 è stato un anno tremendo per Buffet. La sua Berkshire Hathaway (piccola azienda tessile in crisi che avrebbe trasformato in una corazzata finanziaria con un ventaglio di interessi che va dalle assicurazioni al petrolio), nell’ultimo trimestre dell’anno, ha riportato il quinto calo consecutivo degli utili, un crollo del 96% a 117 milioni di dollari, accompagnato da una flessione del giro d’affari del 12% a 24,59 miliardi. E per l’intero 2008 i profitti sono scesi del 62% a 4,99 miliardi, il peggior risultato dal 2002, e il fatturato del 9% a 107,8 miliardi. Notizie ancora peggiori sul fronte del book value; il valore è precipitato del 9,6% in dodici mesi, la flessione più drastica in 44 anni.

Il suo impero rimane tuttavia abbastanza al sicuro; seguendo le proprie indubbie capacità di timing e grazie a risorse in contanti per 30 miliardi ha comprato titoli privilegiati, con rendimenti sicuri, in grandi aziende in oggi difficoltà quali Goldman Sachs e General Electric. Tuttavia Warren, ora come ora, è lontano dall’essere di buonumore: “L’economia sarà un disastro nel 2009 e probabilmente ben oltre”,  afferma all’interno della consueta lettera agli investitori.

Da Oracolo ad Oracolo non può che nascere un doveroso sostegno morale. A fare il resto ci penseranno i suoi 62 miliardi dollari.

Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: “Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli” (Marcello Marchesi)

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