Basta protezionismo, è il momento di reagire con forza

L’alta incertezza sul mondo bancario internazionale rischia di non essere finita qui. Ancora ingenti perdite potrebbero emergere fuori nell’immediato futuro, poiché non tutte le attività a rischio delle banche sono state ancora individuate.

A mettere in guardia sulle pronosticabili perdite del settore finanziario globale è Dominique Strass-Kahn, numero uno del Fondo Monetario Internazionale.

Per fronteggiare l’attuale crisi, a poco servirebbero misure protezionistiche. Certamente, però, nei casi di assoluta emergenza, è necessario sostenere gli enti creditizi in difficoltà, aumentando ad esempio il fondo straordinario dell’FMI, portandolo da 250 a 500 milioni di dollari.

Questa manovra, però, sarà inutile se prima le banche non si decideranno a “ripulire” i propri bilanci, accelerando così il processo di stabilizzazione del loro settore.

Saranno necessarie vigorose misure e coordinate azioni nel breve termine, affinché i mercati finanziari possano tornare a funzionare efficientemente ed i flussi di credito a scorrere senza ostacoli. Questo quanto esternato da Ben Bernanke, nel discorso pronunciato al Consiglio delle Relazioni Esterne. 

Quest’ondata di interventismo pare verrà sostenuta anche nel prossimo incontro del G20 nel Regno Unito.

Se da un lato, infatti, bisognerà portare a termine i piani di sostegno alle banche e all’occupazione, dall’altra si sconsigliano politiche di protezionismo, poiché solo il coordinamento delle misure anticrisi e il coinvolgimento di tutti gli attori, a livello sia nazionale sia internazionale, può consentire di uscire da questo grave momento di difficoltà.

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