UniCredit, silenzio parla Profumo

Piazze finanziarie dominate dalla volatilità. Nel vecchio continente i principali indici di mercato dall’apertura hanno più volte toccato la linea di “Break Even”. A Milano, l’S&P Mib a meta seduta è leggermente positivo. Contrastato il comparto banche, con [s]Intesa Sanpaolo[/s]che guadagna invece quasi due punti percentuali. Vendite invece sul titolo UniCredit, che lascia sul terreno oltre i tre punti.

Il “Profumo show”, sembra non aver convinto pienamente gli investitori ed il mercato. Nella tarda serata di ieri infatti, il numero uno di [s]UniCredit[/s] è stato l’intervistato d’eccezione a Matrix. Interessanti i punti trattati, a cominciare dall’Europa dell’est, tema sul quale Profumo ha commentato che è una scelta strategica ed una grande scommessa. Sul fronte banca, la parola d’ordine dovrà essere “semplicità”, sia sul servizio sia sugli strumenti venduti.

Un Profumo positivo, che con cauto ottimismo ha pronosticato che a partire dalla metà del 2009 la situazione economica comincierà a migliorare, spiegando che, pur con inizio anno di recessione profonda, si cominciano a vedere i primi segnali positivi. Sembra non essere piaciuta invece la prima risposta sui “[a]Tremonti Bonds[/a]”. Secondo Profumo, è una manovra che permette a UniCredit di stare al passo con gli altri competitors europei, anche loro aiutati dai rispettivi governi, avere insomma benzina per la ripresa. Una risposta che però non sembra aver convinto il mercato.

Ma se per UniCredit il 2008 si è chiuso positivamente, è andata invece decisamente peggio a [s]Fortis[/s]. Il gruppo franco-belga ha annunciato una perdita per il 2008  pari a 18.5 miliardi di euro. Un risultato su cui hanno pesato anche la frode Madoff, per circa 900 milioni di euro, e la cessione di RFS Holdings. Un risultato che fà rimpiangere gli anni passati, come il 2007, dove Fortis aveva messo a segno 1.3 miliardi di euro di guadagno.

Taglio di rating invece per [s]Bank Of America[/s], l’agenzia Moody’s ha infatti tagliato il giudizio sulla prima banca di Wall Street, riducendola da A2 ad A1 sul senior debt. Una riduzione dettata dal fatto che [s]BoA[/s] potrebbe aver bisgono di un ulteriore aiuto da parte del tesoro americano.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 64.11 EUR -2.56%
American Express Nyse 14.11 USD +1.51%
Axa Euronext 9.54 USD -1.45%
Azimut Borsa Italiana 4.11 EUR +0.18%
Banca Generali Borsa Italiana 2.44 EUR +3.06%
Bank of NY Mellon Nyse 27.7 USD +5.32%
Barclays Lse 7.14 USD +7.85%
BlackRock Nyse 132.5 USD +3.20%
BNP Euronext 31.98 EUR -2.27%
BPM Borsa Italiana 3.75 EUR -0.99%
Citigroup Inc Nyse 2.95 USD -1.99%
Credit Agricole Euronext 9.00 EUR -3.56%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 36.16 CHF +2.20%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 30.35 EUR -5.30%
Dexia Euronext 2.56 EUR +2.40%
Fortis Euronext 1.456 EUR -3.57%
FT Inv. Nyse 53.84 USD +5.79%
Goldman Sachs Nyse 112.9 USD +2.12%
Henderson Lse 79.25 GBp +0.95%
HSBC Investments Lse 374.2 GBp -4.34%
ING Euronext 4.89 EUR +3.16%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 2.08 EUR +1.46%
Invesco Nyse 13.72 USD +0.21%
Janus Capital Group Nyse 6.82 USD +2.09%
Jp Morgan Nyse 28.56 USD +8.18%
Julius Baer Swiss Market Exchange 29.68 CHF -0.40%
Legg Mason Nyse 16.22 USD +3.97%
Man Group Lse 207.5 GBp +3.10%
Mediobanca Borsa Italiana 6.65 EUR +4.23%
Mediolanum Borsa Italiana 2.65 EUR +0.57%
Morgan Stanley Nyse 25.91 USD +3.14%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1.06 EUR +2.81%
Natixis Euronext 1.42 EUR +0.70%
Nordea bank Omxnordicexchange 42.3 SEK 0.00%
Raiffeisen Wiener Borse 23.82 EUR +1.36%
Schroders Lse 802.0 GBp +0.94%
Skandia (Old Mutual) Lse 50.00 GBp -0.59%
State Street Nyse 29.83 USD +2.29%
Ubs Swiss Market Exchange 12.74 CHF -3.11%
UniCredit Borsa Italiana 1.38 EUR +0.22%

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