Settimana di tensione, dati e appuntamenti cruciali!

Quella appena cominciata sarà una settimana densa di appuntamenti, una di quelle che potrebbe lasciare il segno sul vari rapporti di cambio esistenti. E’ infatti la tanto attesa settimana del G20, che si terrà a Londra da Giovedì, guarda caso proprio il giorno della decisione sui tassi della Bce, e gli argomenti di discussione di certo non mancheranno. Soprattutto il G20 vedrà un nuovo equilibrio tra le forze in campo, visto che la Cina questa volta vi arriva tenendo probabilmente lo scettro del paese più forte, nonostante la crisi sia globale e riguardi anche il colosso asiatico. La tensione sui cambi è significativa, e il dollaro in queste ultime ore, nonostante al G20 si parlerà di una sua possibile sostituzione come valuta di riserva internazionale, continua a salire per la sua caratteristica di valuta rifugio.
Vi è poi il problema dei paesi dell’Est Europa e degli sforamenti del patto di stabilità di molti tra i membri del vecchio continente, problema che potrebbe esplodere soprattutto se non si troverà un accordo per la creazione di nuovi pacchetti di stimolo (Germania contraria, altri paesi favorevoli). E’ poi la settimana della pubblicazione del Tankan Giapponese e infine sarà la settimana di pubblicazione dei payrolls venerdì prossimo. Di carne al fuoco quindi ce n’è in abbondanza e i cosiddetti market movers si sprecano.
A causa di queste incertezze, e della difficoltà di vedere una risoluzione chiara della crisi, le valute rifugio stanno dando dei colpi di coda significativi, dollaro franco svizzero e yen proseguono il loro recupero senza sosta e la tensione aumenta.


                                                                            Eurusd 4 ore

Il quadro tecnico mostra il recupero del dollaro che potrebbe approfondire anche fino ai livelli dati dai supporti dell’euro rilevati dai massimi precedenti violati. Questi livelli sono posti tra 1.3000 e 1.3100 dopo che nelle ultime ore l’incertezza e l’instabilità sono tornate a farla da padrone. I livelli attuali di 1.3200 rappresentano comunque un ulteriore supporto che il mercato potrebbe anche tenere per correggere verso 1.3400, nuova area di acquisto di biglietto verde, ma se questo supporto attuale non dovesse tenere , potremmo vedere una accelerazione ribassista verso i supporti di medio richiamati. L’idea è che mentre nel breve qualche correzione è possibile, a livello di medio termine possiamo vedere i supporti cruciali che saranno la chiave per i movimenti successivi.
Per il lungo termine (6 mesi, 1 anno) è difficile fare previsioni in quanto sono troppe le incertezze a livello macro per poter definire un quadro chiaro, ma se dovessimo assistere ad un recupero della congiuntura, è probabile che il dollaro possa nuovamente perdere terreno contro tutto e tutti per le ragioni che tutti sanno e che sono legate all’enorme immissione di liquidità nel sistema da parte della Fed oltre che alle richieste di molti di diversificare le proprie riserve da dollari a valute differenti.

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