Tori scatenati. I mercati finanziari si apprestano a chiudere la prima settimana di aprile ancora sotto il segno degli acquisti. Bene le principali piazze finanziarie europee, con piazza affari che dopo un’apertura di seduta negativa, vede l’S&P Mib ritornare in area profit, su un trend giornaliero rialzista, e decisamente convinto.
Giornata carica di notizie sul piano macroeconomico, il G20 che si è chiuso all’apparenza sembra aver portato una ventata di novità, ed anche di cash. Da Londra, dove si è tenuto il meeting, i membri dei 20 paesi industrializzati hanno dato il via ad un piano da 5000 miliardi di dollari. Cash che saranno impiegati per combattere la recessione.
Rilevante anche la decisione comune raggiunta dall’incontro, cioè quella di voler porre fine al segreto bancario e di incrementare la regolamentazione sui mercati finanziari. Lo stesso primo ministro, Gordon Brown, ha infatti dichiarato che: “il segreto bancario del passato deve avere fine”. Una affermazione da libri di storia, anche se nella realtà sembra che cambi ben poco, per lo meno sul fronte svizzero. La direzione intrappresa dal G20 sembra infatti una strategia per colpire, o comunque intimorire, la confederazione elvetica. Ma se inizialmente alcuni paesi, come Germania e Francia, avevano dato l’impressione di voler abbattare il muro delle banche svizzere, forse con l’appoggio degli Stati Uniti, che dalla stessa UBS ha incassato il pagamento di una multa davvero onerosa, e del Regno Unito, il sistema finanziario Svizzero è riuscito a raccogliere un discreto successo. Infatti non verrà inserita nella famosa “lista nera” dei paradisi fiscali, ma bensì nella recente “lista grigia”. Di contro lo stesso sistema svizzero si dovrà impegnare a collaborare con l’OCSE, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, in materia di trasparenza ed agli standard OCSE. Il segreto bancario elvetico non sembra quindi a rischio, anche se gli adeguamenti richiesti dal G20 ne comporteranno sicuramente un allentamento.
Prima vittima intanto della frode americana. La lista dei quasi trecento correntisti che avrebbero evaso il fisco americano, inviata recentemente da Unione Banche Svizzere e su ordine dell’autorità elvetica di vigilanza, ha fatto la prima vittima. Il ministero americano della giustizia, che stà analizzando la lista UBS, ha infatti arrestato il primo probabile evasore.
L’uomo in questione risiederebbe in Florida, e si tratterebbe di un contabile. Mister x, grazie alla sua doppia cittadinanza americana e sud africana, avrebbe evaso il fisco statunitense aprendo un conto alle Isole Vergini, dove avrebbe depositato oltre 4 milioni di dollari, per poi farli passare negli USA.
Il primo dunque, e non l’ultimo, di un elenco scottante di cittadini evasori, come detto dallo stesso Alexander Acosta, procuratore pubblico dello stato della Florida.
Se il segreto bancario non sembra dunque in discussione, a pagare maggiormente sono in questo caso le principali banche svizzere, come appunto UBS, Credit Suisse e molte altre, che si troveranno svantaggiate nell’America dei grandi affari.
Intanto gli analisti lanciano un alert sui Forex, ed in particolare sui tassi di cambio con il Franco Svizzero. L’attesa infatti è un deprezzamento della moneta elvetica sulle maggiori monete mondiali, come appunto l’euro, contro il quale in soli due giorni si è deprezzata di quasi un punto e mezzo percentuale.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche borse (xetra) | 69.40 | EUR | +7.23% |
American Express | Nyse | 14.98 | USD | +3.74% |
Axa | Euronext | 10.83 | USD | +13.5% |
Azimut | Borsa Italiana | 4.48 | EUR | +12.9% |
Banca Generali | Borsa Italiana | 2.44 | EUR | +2.73% |
Bank of NY Mellon | Nyse | 28.41 | USD | +0.07% |
Barclays | Lse | 9.68 | USD | +4.08% |
BlackRock | Nyse | 136.4 | USD | +4.37% |
BNP | Euronext | 36.41 | EUR | +10.6% |
BPM | Borsa Italiana | 3.80 | EUR | +0.4% |
Citigroup Inc | Nyse | 2.74 | USD | +2.23% |
Credit Agricole | Euronext | 9.29 | EUR | +8.75% |
Credit Suisse Group | Swiss Market Exchange | 39.4 | CHF | +7.29% |
Deutsche Bank | Deutsche borse (xetra) | 34.95 | EUR | +11.8% |
Dexia | Euronext | 2.64 | EUR | +8.19% |
Fortis | Euronext | 1.45 | EUR | +4.00% |
FT Inv. | Nyse | 59.15 | USD | +8.33% |
Goldman Sachs | Nyse | 114.2 | USD | +3.56% |
Henderson | Lse | 85.5 | GBp | +8.57% |
HSBC Investments | Lse | 459.0 | GBp | +11.7% |
ING | Euronext | 5.197 | EUR | +15.2% |
IntesaSanpaolo | Borsa Italiana | 2.13 | EUR | +3.78% |
Invesco | Nyse | 15.81 | USD | +8.51% |
Janus Capital Group | Nyse | 7.40 | USD | +6.93% |
Jp Morgan | Nyse | 28.16 | USD | +0.24% |
Julius Baer | Swiss Market Exchange | 32.46 | CHF | +11.9% |
Legg Mason | Nyse | 17.98 | USD | +9.63% |
Man Group | Lse | 254.2 | GBp | +16.7% |
Mediobanca | Borsa Italiana | 6.69 | EUR | +3.24% |
Mediolanum | Borsa Italiana | 2.7 | EUR | +3.65% |
Morgan Stanley | Nyse | 23.11 | USD | -2.61% |
Montepaschi Siena | Borsa Italiana | 1.05 | EUR | +2.43% |
Natixis | Euronext | 1.33 | EUR | +3.33% |
Nordea bank | Omxnordicexchange | 51.3 | SEK | +10.5% |
Raiffeisen | Wiener Borse | 25.2 | EUR | +18.7% |
Schroders | Lse | 837 | GBp | +5.81% |
Skandia (Old Mutual) | Lse | 59.2 | GBp | +7.24% |
State Street | Nyse | 31.66 | USD | +3.70% |
Ubs | Swiss Market Exchange | 11.82 | CHF | +5.91% |
Unicredit | Borsa Italiana | 1.41 | EUR | +7.50% |