Le previsioni dei gestori sul rilancio dei mercati

Nelle ultime settimane il mercato italiano ha recuperato il 34% ed in recupero anche gli altri mercati ed indici europei ed internazionali. Sembrerebbe che la ripresa dei mercati abbia inizio, ma molti temono questo sia solo un momento, che presto tornerà a corsi negativi a causa delle persistenti preoccupazioni per l’andamento dell’economia, come espresso anche dalla BCE, e dalle riduzioni di utile delle società finanziarie e non.

S&P/Mib, DJ Eurostoxx 50 e S&P 500 sono tutti indici che da fine marzo-primi di aprile stanno recuperando diversi punti, rispetto ai livelli del primo gennaio 2008. D’interesse, a tal proposito, il sondaggio pubblicato oggi da MF, riguardo alle attese dei gestori sull’andamento delle borse per i prossimi mesi.

Secondo il 58% del campione intervistato, infatti, l’attuale ripresa dei mercati è solo una fase positiva di rimbalzo, presto destinata a tornare a segnare trend poco confortanti. Il 42% dei gestori, però, crede che stia iniziando una vera e propria fase di recupero delle borse. I professionisti sembrano puntare soprattutto sul settore energetico (48% nell’apposita domanda a risposta multipla), sul cemento (45%) e delle telecomunicazioni (39%). Il 36% crede nello sviluppo del settore finanziario ed industriale.

In termini di economie, i gestori sembrano puntare proprio sul rilancio delle borse Usa (55%), europea (39%) e cinese (39%). Se dovessero scommettere sulle azioni europee, i nomi citati per la maggiore sono stati E.On, Arcelor Mittal, Vinci e Deutsche Telekom. Per le azioni italiane, invece, sono stati citati soprattutto i nomi di Fiat, Eni, Impresilo, Unicredit ed Enel.

Da qui a sei mesi, i mercati si aspettano che l Bce tagli ancora i tassi, come prevedibile (85%), e che la Fed, invece, non tocchi più i tassi oltre al livello quasi zero attuale (100%). Nello stesso arco temporale, i9 gestori si aspettano che l’inflazione dell’area euro scenda (58%); il 33% si aspetta che rimanga invariata, mentre solo il 9% si attende una risalita dei prezzi al consumo.

Per quanto concerne il cambio euro-dollaro (ad oggi dollaro in forte recupero), il 42% del campione intervistato ritiene che rimanga pressoché stabile, mentre il 34% si aspetta che tale tasso di cambio salga da qui ai prossimi sei mesi.

Le previsioni per il prezzo del petrolio, inoltre, sono a favore di livelli stabili a quelli attuali (56%), solo il 10% si aspetta che il prezzo al barile scenda.

Infine, il sondaggio di MF, mostra come le imprese facciano bene a puntare nuovamente sulle emissioni obbligazionarie di alta qualità, però. Così è, infatti, per il 97% degli intervistati, i quali preferiscono per il 45% scadenze medie, per il 45% scadenze di breve periodo e solo il 9% desidera emissioni di bond di lunga scadenza.

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