Crisi, la speranza dopo la paura. Tremonti diventa ottimista

Dopo la paura rimane la speranza. La settimana inizia con messaggi positivi sul futuro dell’economia, provenienti da più fronti. Il primo è firmato Giulio Tremonti che, nel suo intervento durante la trasmissione “In mezz’ora” ha citato e confermato le parole del presidente degli Stati Uniti, Barak Obama: “la caduta si sta fermando”. Il peggio è ormai alle spalle, “la paura di un crollo delle Borse e della finanza mi sembra finita” ha dichiarato Tremonti ” e la gente ha tirato un sospiro di sollievo perché è finito l’incubo degli incubi”. Insomma, i problemi non sono finiti, ma “l’apocalisse” non ci sarà.

Anche il ministro del Welfare Sacconi è convinto che oggi ci sono le condizioni per un “cauto ottimismo”. Secondo quanto riportata dall’agenzia Apcom per Sacconi, l’ottimismo è d’obbligo “se si considera per la prima volta dopo mesi la crescita del 3,5% degli ordini dall’estero, se si considerano gli andamenti dei noli e i segnali positivi che provengono perfino dall’acquisto dei beni durevoli oltre alla più generale percezione che il mercato finanziario globale stia superando le maggiori preoccupazioni d’instabilita”.

Sono invece i principali indicatori (materie prime su tutti) a far presagire una fase più positiva, secondo il dg dell’Abi Giuseppe Zadra che ritiene che “le materie prime vedono riaumentare la domanda e i prezzi” e quindi possono trasformarsi in un “indice trainante”. Secondo il dimissionario Zadra, inoltre, “gli imprenditori vedono meno nero nel futuro, e si predispongono a fare nuovi investimenti”.

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