Geithner cerca di tranquillizzare i mercati

Difficile trovare spunti in giornate come quella di ieri. Non è successo praticamente nulla di significativo a livello di price action, con movimenti sempre più stretti all’interno di trading range ben definiti.
Mercato dei cambi assolutamente tranquillo, che ha ignorato anche le dichiarazioni di Geithner e di qualche altro rappresentante politico, ed ha ignorato altresì i dati macro pubblicati ieri.
Geithner ha cercato di risollevare il morale degli investitori colpiti duramente ieri dalle perdite del comparto finanziario in borsa a New York, affermando che il sistema bancario Usa adesso appare solido e le maggiori banche sono sufficientemente capitalizzate. Inoltre ha ribadito che il Tesoro Usa ha ancora disponibili circa 135 miliardi di dollari disponibili dal programma Tarp.
Sempre ieri il Fondo Monetario Internazionale ha reso noto comunque che le perdite del sistema finanziario globale hanno raggiunto i 4.100 miliardi di dollari, un numero che è paragonabile al Pil di un anno della seconda potenza economica mondiale, il Giappone.
Per questa ragione l’avversione al rischio, al di là delle dichiarazioni fiduciose di Geithner, resta e resterà ancora per qualche tempo, elevata.
Per quel che riguarda i dati macro segnaliamo la pubblicazione dello Zew tedesco, risultato migliore delle attese a 13 contro un consensus di 2, anche se uno degli indici che lo compone, quelle delle condizioni attuali è risultato leggermente peggiore del consensus a -91.6 contro un -90 atteso.
Dal Giappone sono usciti i dati sul trade balance, leggermente in ripresa con un surplus di 11 miliardi di Yen contro delle attese che erano per un numero negativo per 5 miliardi di Yen.
Le esportazioni giapponesi in percentuale scendono del 45.6% su base annua mentre le importazioni calano del 36.7%. Dati ancora che evidenziano la piena recessione del paese asiatico,  la cui valuta resta tendenzialmente forte contro le principali concorrenti.


                                                                           EurYen daily

Basti guardare per esempio all’EurYen che sembrava voler finalmente salire verso 138-140 all’inizio di Aprile ed invece ha nuovamente ripiegato ed ora si trova a ridosso dei supporti cruciali posti al di sotto di 125.95.
Se venissero violati si aprirebbe la strada per un test dei supporti ulteriori passanti in area 121.50.
Una eventuale tenuta invece riproporrebbe un movimento importante verso 129.90 che rappresenta la resistenza decisiva. L’incertezza regna ancora sovrana ad è realmente difficile dire cosa succederà, almeno allo stato attuale delle cose ed in assenza di novità sul fronte macro e sul fronte delle azioni delle Banche Centrali.

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