Qualcosa nelle price action valutarie sta cambiando

La price action a cui assistiamo nelle ultime ore sembra finalmente essere un cambiamento rispetto all’ultimo periodo. Si ha la sensazione netta che qualcosa stia cambiando. La salita dell’Eurusd di ieri, se confermata nelle prossime ore, è diversa dai movimenti recenti, perché è stata una salita strutturale, lenta, con un consolidamento continuo dei nuovi prezzi, qualcosa che assomigliava tanto alle salite dell’Eurusd nei periodi del grande trend rialzista. Come se nel mercato fossero o stessero entrando real money, tipo investimenti progressivi dei fondi sovrani o qualcosa del genere.
Per ora è una sensazione, sia chiaro, ma la price action di ieri compresa la salita dei cross dell’Euro, ai nostri occhi appare come qualcosa di significativo. Per la verità siamo sui punti cruciali, ovvero analizzando il grafico a 4 ore parrebbe interessante il livello attuale, nel senso che tecnicamente sembra ancora una correzione di un movimento di ribasso e da qui si potrebbe anche riscendere.


                                                                EurUsd 4 ore

Il grafico infatti evidenzia il test della mm 100 in area 1.3140 e anche se le medie sembrano andare all’incrocio, ciò non è ancora avvenuto lasciando aperta la possibilità di un nuovo ribasso. Questi punti e livelli diventano cruciali e la giornata di oggi potrebbe essere in tal senso decisiva.
Una violazione di 1.3200 aprirebbe la strada a qualcosa di più importante e guardando anche ai time frame più lunghi come il grafico giornaliero, il mercato potrebbe proseguire nel rialzo e andare a rompere queste resistenze cruciali riproponendo una nuova debolezza del dollaro.
C’è chi infatti dice che tute le manovre di quantitative easing da parte del governo Usa avranno prima o poi l’effetto di scardinare le difese sul fronte valutario, ma c’è anche chi sostiene che alla fine gli Usa usciranno dalla crisi prima degli altri e quindi il dollaro non potrà che esserne favorito. Due ipotesi per due scenari di dollaro.
Altra notizia che vale la pena segnalare è la dichiarazione di Hildebrand della Banca Centrale Svizzera il quale ha affermato che l’Istituto non è ancora pronto per nuove misure perché vuole prima vedere gli effetti che quelle adottate avranno sul sistema. L’EurChf è sceso da 1.5190 a 1.5120 velocemente perché il mercato lo ha interpretato come una non volontà di interventismo, quando invece sembrava inteso con riferimento ai tassi di interesse. Dai fatti appare chiaro che la Snb non ama un franco eccessivamente forte e l’area di 1.5000 da sempre è considerata come livello cruciale per cui si deve evitare che l’Euro scenda molto oltre questo livello.


                                                            EurChf daily

Il quadro tecnico evidenzia la formazione di un triangolo che prima o poi si dovrà risolvere in un movimento impulsivo, e vista la propensione della Snb propenderemmo chiaramente per un movimento di rialzo anche se non si può ne si deve escludere un tentativo verso 1.5060. La linea di resistenza passa a 1.5190 circa mentre i supporti cruciali passano a 1.5060. Fini a che non vengono violati questi livelli rimarremo in range.

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