Il G20 di inizio aprile? Un fallimento.

Il vertice di Londra, che si  è svolto lo scorso  2 e 3 aprile 2009, ha riunito  leader mondiali delle principali economie avanzate e delle economie emergenti, i cosiddetti G20, insieme a esponenti delle istituzioni finanziarie internazionali con lo scopo di raggiungere un accordo comune per la ripresa dell’economia internazionale.

L’attuale depressione finanziaria mondiale manifesta caratteristiche diverse nei singoli Paesi e nelle singole regioni, ma nessuno sembra essere al riparo dagli effetti di questa crisi che a partire dalle economie maggiori si è poi estesa anche alle economie emergenti.

L’obiettivo principale del vertice è stato quello di trovare un accordo sulle azioni necessarie per far ripartire l’economia mondiale e stimolare la crescita e l’occupazione. Il tema principale dell’appuntamento britannico è stata la revisione dei settori e dei sistemi finanziari nella ricerca di un accordo su una possibile riforma degli istituti finanziari internazionali (IFI), Fondo Monetario Internazionale (FMI), Forum per la Stabilità Finanziaria e Banca Mondiale.

A dispetto dei positivi commenti generali sulla buona riuscita del summit le opinioni raccolte da un’indagine, realizzata da eFinancialCareers, mostrano come, a tre settimane dal suo svolgimento, solo un esiguo 13% dei 150 professionisti del mondo economico finanziario che hanno preso parte al sondaggio pensi che il vertice sia stato un successo che contribuirà alla risoluzione della crisi.

79 operatori finanziari (pari al 53% dei rispondenti), confortati da recenti notizie su alcune banche che stanno tornando nuovamente a presentare bilanci positivi, ritengono che il G20 sia stato moderatamente incisivo sui mercati finanziari mentre per altri 51 (pari al  34% degli intervistati) il vertice si é concluso in realtà con un fallimento che non produrrà nessun miglioramento della generale situazione economica.

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