Stress Test: tutto sotto controllo e le borse volano

Citi, BofA eMorgan Stanley sono alcuni dei nomi del gruppo composto da 19 istituzioni che necessiteranno nuovi mezzi freschi per proseguire l’attività; nessun problema per JPMorgan Chase, Goldman Sachs e American Express che risultano (sono sempre indiscrezioni, i risultati verranno pubblicati oggi) essere tra coloro che invece non hanno bisogno di capitali.

Il venire meno di questo stato di incertezza scalda il mercato che sale ogni volta che viene eliminato un dubbio: poco importa se Citigroup (che già si è mangiata 300 miliardi di dollari tra svalutazioni, aumenti di capitale e iniezioni di denaro pubblico) avrà bisogno di altri 50 miliardi di dollari o che BofA necessita di altri 34 miliardi i mezzi freschi (ma a differenza di Citi, il cui programma di conversione di titoli dovrebbe sostenere gran parte dell’aumento di capitale, la pressione sul bilancio di Bank of America è molto più pesante.)

I PALETTI

Le banche Usa dovranno avere capitali sufficienti per assicurare che il common equity ratio sia pari almeno al 4% degli asset rischiosi presenti in portafoglio (entro il 2010) questo anche nel caso in cui gli istituti dovranno affrontare uno scenario di mercato avverso.

Tale indice patrimoniale è stato preferito al classico Core Tier 1 e si può spiegare come un rapporto che tiene in considerazioni le vere attività del bilancio, lasciando quindi fuori avviamento, titoli ibridi, i marchi e le eventuali attività immateriali. Tutto quello insomma che non può essere valutato. Tutto questo viene rapportato alle azioni ordinarie. Un indicatore molto severo  che  indica un dato fondamentale: dice quanto incasserebbe un azionista se venisse liquidata la banca in un determinato momento storico.

Le autorità inoltre dicono che le banche dovranno avere capitali sufficienti per avere un Tier 1 pari almeno al 6 percento.

Da parte loro, gli istituti avranno ora 30 giorni per presentare un piano che spieghi come centrare gli obiettivi fissati dai regolatori. In aggiunta è stato chiesto agli istituti di illustrare come, nel tempo, verranno ripagati gli ingenti contributi governativi o come riusciranno a ridurre la dipendenza dal debito emesso sotto il programma di garanzia del Governo americano.

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