E’ un vestitino nuovo (e anche piuttosto succinto) per la vendita dei prodotti e basta leggere le norme sull’Albo dei consulenti indipendenti per rendersi conto che è più facile che mille promotori passino per la cruna di un ago piuttosto che un consulente iscritto all’Albo riesca a lavorare. Si può obiettare che rendere la distribuzione finanziaria un’attività riservata a professionisti indipendenti significa introdurre un collo di bottiglia nella distribuzione, ma se l’investimento è attività pericolosa forse l’introduzione obbligatoria di una “ricetta” (ovvero di un consiglio indipendente) per assumere posizioni di investimento è un modo razionale per limitare gli abusi.
2. Il nostro ministro dell’economia era partito bene; il 9 ottobre scorso ha assunto una posizione di fermezza inaudita sull’emendamento inserito nel provvedimento Alitalia: «Se si immagina che la linea del governo sia quella prevista da un emendamento che prevede una riduzione della soglia penale per alcune attività di amministratori si sbaglia. Quello è un emendamento fuori dalla logica di questo governo. O va via quell’emendamento o va via ministro dell’economia».
Ad aprile 2009 di quella fermezza non è rimasto nulla: il Decreto Ministeriale 18 marzo 1998, n. 161 (in Gazz. Uff., 28 maggio, n. 122) recante norme per l’individuazione dei requisiti di onorabilità e professionalità degli esponenti aziendali delle banche e delle cause di sospensione, da più parti considerato un colabrodo, non è stato modificato. Così si consente a condannati per reati finanziari, che evidentemente non hanno standing etico sufficiente a farsi da parte spontaneamente, di governare primari gruppi bancari. Le norme in materia di falso in bilancio non sono state inasprite, nessun serio intervento è stato fatto su disciplina, compiti e poteri delle autorità di vigilanza, nemmeno una commissione di indagine. Si dirà che il governo ha dovuto gestire l’emergenza e non poteva disperdere energie per fare pulizia, ma credo che una delle emergenze del sistema sia l’impunità sostanziale dei responsabili che invita a replicare chi gli abusi li ha commessi e toglie fiducia a chi li ha subiti. Gli esempi potrebbero essere moltissimi e sarebbero trasversali al colore del governo; questo fa sorgere il sospetto che, in fondo, al paese vada bene così.
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