Si sale e scende senza logica

Ci risiamo, ogni giorno è la stessa cosa, e dopo un movimento come quello di venerdì il mercato si è nuovamente rigirato vendendo dollari e Yen e comprando Euro, come se nulla fosse successo.
Movimenti incomprensibili anche agli occhi di esperti del settore e la ragione è la correlazione con i mercati azionari che un giorno perdono il 2% e il giorno dopo lo riguadagnano senza apparente logica.
Ieri i mercati azionari hanno guadagnato e non poco, sulla spinta di qualche risalita di listino dei mercati emergenti, come l’indice Sensex indiano, cresciuto del 17% in un giorno ed in grado evidentemente di influenzare le borse di tutto il mondo. La crescita del listino del paese del sud est asiatico deriva dagli effetti delle elezioni del congresso appena terminate, evidentemente il mercato interno ha reagito positivamente alla questione elettorale e il listino ne ha positivamente risentito.
In ogni caso l’appetito al rischio è salito e la concomitanza delle parole del Ministro delle Finanze Giapponese che ha minacciato interventi per indebolire lo Yen, hanno fatto il resto.
La conseguenza di ciò che abbiamo visto è stata la risalita impulsiva di tutti i cross contro Yen ed in particolare EurYen e GbpJpy dopo che ieri mattina sembrava invece, e il quadro tecnico lo confermava, che lo0 Yen potesse ancora macinare terreno e guadagni salendo contro tutto e tutti.
Una inversione di rotta che ha come causa entrambe le  questioni che abbiamo poc’anzi riportato. Dobbiamo però essere chiari, e dire che per ora l’intervento delle autorità Giapponesi, peraltro già in possesso di enormi quantità di dollari, è poco probabile perché andrebbe ad aumentare le già cospicue riserve in dollari detenute presso le casse della Boj. Quindi crediamo che si tratti solo di minacce verbali attesa a influenzare il mercato.


                                                            EurJpy 30 minuti

Il grafico a 30 minuti del cross Eurjpy evidenzia i movimenti delle ultime due sedute con la discesa di venerdì a cui ha fatto seguito il recupero di ieri. Un altalena di oscillazioni in un senso solo il primo giorno e nel senso opposto il secondo giorno, il che non sarebbe nulla di strano se non fosse che queste oscillazioni in percentuale sono del 3% il primo e del 3% il secondo, ovvero alta volatilità in un mercato privo di una qualsiasi direzionalità.
E come lo si può spiegare se non che l’incertezza è talmente alta che gli investitori e coloro che operano in forex, continuino a correre dietro ai prezzi?
Intanto sul fronte macro segnaliamo il trade deficit europeo migliore delle attese e soprattutto le dichiarazioni del Governatore della Banca Centrale Australiana che Glen Stevens che ha infuso ottimismo affermando che la crescita in Cina sta risalendo e che i tassi Australiani sono bassi.
Un altro segnale di fiducia che arriva ai mercati. La cosa non chiara ai nostri occhi è come mai questi segnali tutti positivi o  tutti negativi arrivino sempre insieme creando volatilità ad hoc.

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