Il dollaro ad un bivio

La chiusura dei mercati inglesi e americani ha, nella giornata di eri, causato una riduzione significativa degli scambi nei principali settori, ma anche e soprattutto nel mercato dei cambi.
L’EurUsd è rimasto confinato tra 1.3945 e 1.4030 così come tutti i principali rapporti di cambio sono rimasti pressoché invariati. Agli occhi degli investitori, ma anche degli analisti ed esperti del settore, le prossime ore saranno cruciali per definire i destini della divisa americana. Se è vero che le notizie provenienti dalla Corea del Nord relative ai nuovi test nucleari non può che giovare nel breve al dollaro per il principio di possibile aumenti di avversione al rischio, per la divisa Usa si devono attendere le decisioni delle Agenzia di rating relative al debito Usa. La Casa Bianca ha espresso fiducia verso il mantenimento della tripla A, ma sarà probabilmente il mercato a decretarne il valore. Sono infatti attese le aste di titoli Usa questa settimana, oggi per 40 miliardi di dollari, domani per 35 e giovedì per 26 miliardi. E se gli investitori decidessero di non sottoscriverle tutte? Cosa succederebbe al biglietto verde?
Siamo pertanto vicini ad un bivio, con la divisa Usa sotto giudizio e con l’eventualità di una liquidazione di posizioni long dollari che potrebbero provocare uno sconquasso.
Il mercato è ancora, almeno quello di lungo periodo, long dollari, strutturalmente long dollari e questo rappresenta il principale rischio della nuova amministrazione. Rimane quindi un problema di fiducia.
Per questo chi opera in cambi, al di la delle configurazioni tecniche che si possono creare, deve rimanere in guardia da possibili eventi scatenanti che possono portare a cambiamenti radicali dei trend in atto, o a conferme con aumento improvviso della volatilità. L’Euro per la verità, dopo la pubblicazione dell’Ifo ieri, leggermente peggiore delle attese, sale non certo per forza propria ma più presumibilmente per debolezza di dollaro, e la moneta unica a nostro avviso resta vicino a livelli di rischio, visto che anche da un punto di vista macro il vecchio continente sembra soffrire ben di più dei suoi concorrenti. Se non vi sarà ripresa economica a livello globale, il rischio di bisogno di ulteriori stimoli fiscali e monetari aumenta con le conseguenze negative del caso.


                                                             Eurusd 4 ore

Il quadro tecnico evidenzia la forza dell’Euro anche se abbiamo detto che questa forza è più debolezza di dollaro che altro. La correzione tecnica che stiamo vivendo in queste ultime ore potrebbe raggiungere livelli di supporto posti in area 1.3920 e nel caso di violazione 1.3840 e successivamente non si deve escludere neppure 1.3720 e 1.3660 che però ora sembrano eccessivamente lontani.
Ma se così dovesse succedere, sarà perché qualcosa sarà successo di positivo al biglietto verde, qualcosa legato alla sua caratteristica di moneta rifugio.

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