La Voluntary bis scalda i motori

La “voluntary disclosure 2” scalda i motori. Secondo quanto riferisce “Italia Oggi”, infatti, l’Agenzia delle Entrate è pronta a inviare entro una settimana le prime richieste di gruppo e individuali a Lussemburgo e Svizzera. Mentre, per provare a dare maggiore spinta alla procedura di rientro dei capitali, è in arrivo il software delle Entrate per il calcolo delle sanzioni. L’annuncio è stato dato da Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, intervenuta ieri al convegno Ipsoa-Dlapiper, «Reati tributari, compliance fiscale e prime casistiche a un anno dalla riforma (penale-tributaria)».

A Lussemburgo e Svizzera, destinatari delle richieste individuali, circa 700 contribuenti, e di gruppo, la Orlandi lancia la sfida: «è arrivato il momento di mettere alla prova se questi stati collaborano perché il passaggio da white a black list è sempre reversibile». Per il direttore delle Entrate la strada della compliance può essere intrapresa anche nel campo dei reati tributari. E poco rileva che attualmente non esiste una norma, nella cooperative compliance (modelli di prevenzione del rischio di evasione), equivalente a quella presente nei modelli 231 ai fini penali.

 

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