Banche – Salza, "Maggior attenzione alle pmi e autonomia a Bankitalia"

Ha parlato anche [p]Enrico Salza[/p] oggi a Roma, dopo l’intervento di [p]Mario Draghi[/p] alle considerazioni conclusive di Bankitalia. Il presidente di CDG [s]Intesa Sanpaolo[/s] ha sottolineato come il sistema bancario italiano si sia “ammodernizzato e trasformato”, effettuando operazioni di pulizia dei propri bilanci, rafforzando il proprio patrimonio ed attuando scelte strategiche ed operative più oculate.

E’ proprio la patrimonializzazione delle banche l’elemento chiave più volte sottolineato sia da Draghi, che da Salza. Sebbene, infatti, il settore bancario italiano abbia “retto bene” sinora, non si può di certo dire che la crisi sia superata, anzi, numerosi sono ancora gli interventi da attuare. La crisi, difatti, può lasciare “problemi acuti” nel lungo periodo, non solo nel nostro sistema, ma anche nelle economie più deboli come quelle emergenti. Il nostro sistema economico, solitamente debole nella crescita, deve più che mai ora dare un vero segno di risposta. In particolare la scarsa efficienza dell’amministrazione pubblica rappresenta sicuramente un elemento da migliorare. Per riavviare l’economia bisogna partire dalle economie locali e dal territorio, che da sempre hanno portato al successo del nostro Paese, visto poi il calo dei consumi e della fiducia dei risparmiatori.

A tal proposito, Enrico Salza ha parlato proprio di “una maggior attenzione alle economie locali”. Le banche, ma anche gli imprenditori, se credono nelle proprie aziende, devono investire proprio ora nel loro sviluppo, nella loro capacità produttiva, nella crescita dimensionale; le banche, dal canto loro, continueranno a sostenerle finanziariamente, come stanno facendo. Il credito alle imprese non deve, difatti, mancare, così come i continui sforzi delle Autorità di vigilanza nel monitorare i bilanci delle banche, che “mostrano ancora elementi d’incertezza”, come ha detto il governatore di Bankitalia. La vigilanza, in particolare, deve concentrarsi sul non far diminuire la qualità degli attivi di bilancio bancari, ha sostenuto Salza. La preoccupazione delle banche verso il territorio, però, non deve essere fine a se stesso, ma devono contestualizzarsi all’interno di un maggior rafforzamento dell’autonomia della Banca d’Italia. Qualsiasi siano le soluzioni, queste dovranno essere coerenti con l’obiettivo di “difendere e rafforzare” la nostra banca centrale.

Le banche partecipanti al capitale della BC, a fronte della cessione delle quote possedute, potrebbero destinare parte dei loro proventi alla sottoscrizione di strumenti di capitalizzazione, utili ai fini di vigilanza emessi dalle altre banche non titolari di quote, ha aggiunto il presidente del consiglio di gestione di Intesa. In definitiva, banche, governo e tutte le autorità, dovranno esser capaci di attivare “un circolo virtuoso” che rimetta in sesto il nostro ciclo economico, “senza pesare sui contribuenti”, ha affermato Enrico Salza. Il suo intervento all’assemblea di Bankitalia infine, si è concluso con un apprezzamento nei confronti delle politiche espresse in precedenza da Draghi

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