Primi target raggiunti

Siamo al 1 giugno e mentre l’Italia si ferma per due giorni il resto del mondo sembra accelerare. Oggi la General Motors, casa produttrice di automobili più grande al mondo da 77 anni a questa parte, porterà i libri in tribunale dichiarando bancarotta. Già il piano di sostegno esiste, per carità, e consiste in un appoggio da parte dei governi Statunitense e Canadese. Lo Yen non perde l’occasione per apprezzarsi nei confronti del biglietto verde sulla base della crisi GM, in quanto naturale  rifugio dalla crisi. Per fortuna nel mercato FX ci sono invarianti e lo Yen rimane una di queste: in tempi di incertezza o rischio gli investitori ricomprano Yen chiudendo le posizioni di rischio. Lo vediamo anche in questa occasione: lo Yen si è apprezzata su quasi tutti i fronti tra venerdì e oggi, anche se è una correzione assolutamente temporanea. Oggi l’Euro consolida i guadagni di venerdì e ci troviamo ancora solidamente sopra 1,4100, spinto anche dalle chiusure positive dei mercati azionari venerdì. Tutto sommato c’è aria di positivismo in circolazione: la fiducia dei consumatori USA è stato più elevato delle attese, la produzione industriale  consolida, mentre staremo attenti ai dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Questi sono alcuni elementi positivi in un quadro, invece, di debolezza del dollaro che deriva da motivazioni di carattere strutturale: gli investitori si stanno chiedendo fino a che punto la politica monetaria e fiscale (ossia tutte queste iniezioni di liquidità) sarà inflazionaria nel prossimo futuro. In realtà tutte le banche centrali dovranno rimboccarsi le maniche per combattere l’inflazione quando l’economia ripartirà, e quindi occhi aperti alle dichiarazioni di Bank of Canada, BCE, Bank of England e Reserve Bank of Australia che questa settimana decidono sui tassi: prevediamo tassi fermi ma dichiarazioni importanti. Non dimentichiamo le parole spese dal Governatore della Banca d’Italia, Draghi, che vede ancora tanta incertezza nei mercati. Dobbiamo quindi rimanere vigili, anche se la voglia di ripresa c’è.

                                          EurUsd – grafico orario

I primi target segnalati settimana scorsa per il cambio principe, l’eurusd, sono stati raggiunti ed ora si tratta di vedere se esso proseguirà la sua corsa a rialzo oppure comincerà una forte correzione. Certo è che di strada ne ha fatta davvero molta, con un’impulsività che potrebbe lasciare spazio a qualche storno, ma a nostro avviso, la correzione importante (segnalata allo stesso modo ai nostri lettori) è stata quella vista giovedì scorso. Sotto 1.3800 sembra che gli investitori facessero a gara per comprare euro (o meglio per vendere dollari contro euro) ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Euro sopra 1.4100 che consolida e che sembra pronto ad una nuova partenza. Supporto cruciale 1.4050. Se nemmeno questo, molto vicino ai livelli attuali, dovesse essere violato per una fisiologica correzione, si farebbe largo l’idea che il movimento a cui potremmo assistere potrebbe essere veramente importante (si punta in primo luogo l’1.4300).

Per tutte le news sui mercati, vai su BlueTG!

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: