Inflazione al minimo storico

Secondo le ultime stime Istat, l’inflazione è calata ulteriormente, attestandosi al minimo storico su base annua dello 0,9%, tre decimi di punti in meno rispetto ad aprile. A maggio, tuttavia, l’inflazione dell’area euro è risultata inferiore a quella italiana, come afferma il commento ai dati Istat dell’Isae: in base alla stima flash EUROSTAT nella zona euro i prezzi sono rimasti invariati rispetto ad un anno prima, mentre in Italia l’aumento tendenziale dell’indice armonizzato è stato dello 0,8% per cento. Su base congiunturale, l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un aumento congiunturale dello 0,2%, lievemente inferiore alla stima di aprile.

L’onda rialzista si è prevalentemente concentrata sui prezzi del carburante e sui trasporti aerei nazionali. Sono diminuiti ancora, invece, molti dei servizi legati ai viaggi e al turismo, dopo i rincari di aprile, come sostiene un comunicato dell’Isae. Queste voci, già da sole, hanno determinato oltre la metà dell’aumento complessivo dell’indice. Sebbene i carburanti costino ancora il 18,8% meno di un anno fa, tra aprile e maggio il loro prezzo è aumento del 2%, riflettendo essenzialmente la ripresa di corsi internazionali del petrolio.

Nel breve periodo, si consolida una lieve tendenza all’accelerazione dei prezzi. Secondo le elaborazioni dell’Isae, anche al netto dei fattori stagionali l’inflazione è risultata negli ultimi tre mesi pari all’1,3%, dopo essere rimasta al di sotto dello 0,6% fino a marzo. Attualmente, il tasso di inflazione medio annuo già “acquisito” anche in assenza di ulteriori rincari fino a dicembre, è pari allo 0,7%.

Imprenditori e consumatori, secondo le indagini dell’Isae, si aspettano una forte moderazione dei prezzi nei prossimi mesi, a differenza delle famiglie, che non si attendono ulteriori rallentamenti dei prezzi al consumo da qui ad un anno.

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