Range Trading per EurUsd

La giornata di ieri è stata piuttosto contrastata per EurUsd: nella prima parte della giornata è continuata la fase di debolezza del dollaro, che è sceso da 1,4130 fino a 1,4250 circa. Poi sul massimo abbiamo assistito ad una ripresa che ha spinto l’euro fino a 1,4150 per poi risalire fino a 1,4250 e riscendere. Insomma, non siamo di fronte a montagne russe di grandi dimensioni ma poco ci manca. Non è tanto il range di oscillazione a destare preoccupazione, quanto il livello al quale questo fenomeno sta accadendo. EurUsd è salito pressoché costantemente da 1,2870 a 1,4250. L’inizio della scorsa settimana sembrava presagire se non ad un inversione di tendenza almeno una correzione tecnica, evento che poi non si è concretizzato. Ora la conformazione grafica e l’andamento della giornata di ieri mostrano quanto meno un rallentamento o un affaticamento dell’euro. A questo punto, salvo novità dal fronte macroeconomico, diventano importanti i seguenti livelli tecnici: il supporto a 1,3730 e la resistenza a 1,4250 (che ieri è diventato un doppio massimo di breve periodo). Una discesa dell’euro fino a 1,3730, ancorché possibile ed in qualche modo auspicabile, non cambierebbe l’impostazione delle ultime settimane: solo una sua violazione al ribasso con conferma di chiusura settimanale metterebbe in discussione lo scenario. Viceversa, una rottura della resistenza a 1,4250 potrebbe presagire ad un ulteriore indebolimento del dollaro fino a 1,4400 ed 1,4700 in estensione.


                                                      EurUsd – grafico 2 ore

Lo yen rimane estremamente debole sia contro dollaro che contro euro. In particolare, contro la moneta unica, la valuta nipponica ha raggiunto un minimo relativo a 137,25, livello che non si vedeva dallo scorso novembre e che rappresenta un doppio massimo del cambio EurJpy. Anche in questo caso stiamo assistendo ad un movimento veemente e privo di correzioni importanti, quindi non escludiamo un cambiamento di tendenza, seppur momentaneo. Discorso parzialmente diverso per UsdJpy, che mostra una maggiore difficoltà ad una crescita ulteriore.


                                                     EurJpy – grafico daily

Dal fronte macroeconomico intanto arrivano segnali incoraggianti: l’ISM manifatturiero USA è risultato migliore delle attese mentre le spese personali hanno confermato il sentiment degli operatori. Migliori delle attese anche i dati sui redditi personali. Anche in Europa sono arrivate buone notizie con il PMI a 40.7 rispetto al 40.5 atteso. Insomma, nulla di eccezionale ma vista la congiuntura attuale qualsiasi notizia non negativa è una buona notizia. Oggi ci aspettano i dati relativi all’occupazione in eurolandia: le prime impressioni sono per un’uscita negativa.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: