Le borse europee hanno reagito bene alle notizie non proprio confortanti provenienti dal bollettino mensile della Banca Centrale Europea.
A inizio contrattazione regnava l’incertezza, anche a causa della chiusura debole di Wall Street in seguito anche in questo caso alla pubblicazione del famoso Beige Book americano che non prevede ancora la fuoriscita subitanea dalla crisi per l’economia americana. Il dato sulle vendite al dettaglio negli USA supera le attese degli analisti e questo fa bene all’apertura delle contrattazioni sul listino americano.
In Italia premiati gli assicurativi, dopo che il rapporto annuale dell’ISVAP segnala dei dati positivi nel primo trimestre dell’anno. Bene anche i bancari, con Mediolanum sugli scudi.
Dal rapporto mensile della Federal Reserve emerge un quadro non del tutto incoraggiante per l’economia statunitense. Secondo il Beige Book l’economia americana rimane debole, anche se ci sono dei segnali di ripresa. Solo in cinque dei dodici distretti della FED c’è un rallentamento della recessione in atto. Negli altri distretti migliorano solo le aspettative ma fino a fine anno non sono previsti dei miglioramenti sostanziali.
Anche in Europa la situazione non è migliore. Nel bollettino mensile stilato dagli esperti di Francoforte il momento della ripresa si allontana. Infatti a causa dei dati negativi sulla disoccupazione, la ripresa è stata rimandata alla metà del 2010. Anche il dato sul Pil non conforta: quest’anno dovrebbe oscillare fra -5,1% e -4,1%, mentre nel 2010 potrebbe tornare positivo solo se il contesto finanziario si stabilizzerà e tornerà su livelli di normalità.
La BCE dispensa dei consigli anche alle banche europee. Secondo il rapporto mensile gli istituti bancari europei dovrebbero rafforzare ulteriormente la propria base patrimoniale e quindi dove necessario ricapitalizzarsi sfruttando maggiormente gli aiuti proposti dai singoli stati.
Negli Stati Uniti continuano a far parlare le banche coinvolte negli aiuti di stato.
[s]Citigroup[/s], la banca statunitense guidata da [p]Vikram Pandit[/p], ha iniziato il procedimento di conversione delle azioni privilegiate in ordinarie per raccogliere ulteriori capitali utili a ripagare i debiti che la banca ha con lo Stato americano.
L’obiettivo di Citigroup, se l’operazione sarà messa in atto da tutti gli aventi diritto, è quello di aumentare di 58 miliardi di dollari il capitale della banca. Il 34% delle azioni diventeranno così di proprietà del Tesoro americano che in questo modo vedrà ritornare nelle proprie casse solo 25 dei 45 miliardi di dollari che Citigroup ha ricevuto nell’ambito dei fondi Tarp.
L’operazione scadrà il 24 luglio prossimo e il prezzo di conversione è stato fissato a 3,25 dollari per azione, con un premio del 32% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.
Societa’ | Listino di Riferimento | Prezzo | Valuta | Var% |
Allianz | Deutsche Börse (XETRA) | 68,40 | EUR | -0,29% |
American Express | NYSE | 26,69 | USD | -0,89% |
Axa | EURONEXT | 14,70 | EUR | 0,24% |
Azimut | BORSA ITALIANA | 7,47 | EUR | 4,85% |
Banca Generali | BORSA ITALIANA | 6,11 | EUR | -1,77% |
Bank of NY Mellon | NYSE | 28,46 | USD | -1,15% |
Barclays | LSE | 18,65 | USD | -2,81% |
BlackRock | NYSE | 178,52 | USD | -1,99% |
BNP | EURONEXT | 48,31 | EUR | 0,97% |
BPM | BORSA ITALIANA | 4,83 | EUR | 1,47% |
Citigroup Inc | NYSE | 3,48 | USD | 2,05% |
Credit Agricole | EURONEXT | 11,05 | EUR | 2,36% |
Credit Suisse Group | SWISS MARKET EXCHANGE | 50,10 | CHF | 1,01% |
Deutsche Bank | Deutsche Börse (XETRA) | 46,58 | EUR | -0,68% |
Dexia | EURONEXT | 5,80 | EUR | 3,02% |
Fortis | EURONEXT | 2,60 | EUR | 2,49% |
FT Inv. | NYSE | 76,73 | USD | 0,04% |
Goldman Sachs | NYSE | 146,68 | USD | -1,76% |
Henderson | LSE | 90,50 | GBp | 4,32% |
HSBC Investments | LSE | 536,00 | GBp | 3,53% |
ING | EURONEXT | 8,00 | EUR | 2,03% |
IntesaSanpaolo | BORSA ITALIANA | 2,50 | EUR | 2,67% |
Invesco | NYSE | 18,05 | USD | 0,06% |
Janus Capital Group | NYSE | 11,76 | USD | 1,21% |
Jp Morgan | NYSE | 34,84 | USD | -1,19% |
Julius Baer | SWISS MARKET EXCHANGE | 45,30 | CHF | 0,67% |
Legg Mason | NYSE | 24,24 | USD | -1,66% |
Man Group | LSE | 262,00 | GBp | -2,24% |
Mediobanca | BORSA ITALIANA | 9,32 | EUR | 1,58% |
Mediolanum | BORSA ITALIANA | 3,97 | EUR | 3,12% |
Morgan Stanley | NYSE | 29,26 | USD | -5,55% |
Montepaschi Siena | BORSA ITALIANA | 1,20 | EUR | 4,07% |
Natixis | EURONEXT | 1,54 | EUR | 1,85% |
Nordea bank | OMXNORDICEXCHANGE | 62,60 | SEK | 4,51% |
Raiffeisen | wienerborse | 28,66 | EUR | 5,76% |
Schroders | LSE | 884,00 | GBp | 2,32% |
Skandia (Old Mutual) | LSE | 76,90 | GBp | 0,79% |
State Street | NYSE | 46,88 | USD | -2,86% |
Ubs | SWISS MARKET EXCHANGE | 15,60 | CHF | 4,84% |
Unicredit | BORSA ITALIANA | 1,98 | EUR | -0,50% |