IOSCO – attese grandi novità per la fine dell'anno

Paradisi offshore, finanza strutturata e stabilità dei mercati sono solo alcuni dei tanti temi affrontati a Tel Aviv dalle principali autorità di Borsa del mondo. Anche l’Italia, presente con la Consob, ha fatto la sua parte visto che il presidente dell’autorità di Borsa Italiana presiede la task force costituita lo scorso ottobre per affrontare lo spinoso problema dei fondi hedge.

Ma alla conferenza era presenta anche Mario Draghi (foto), Governatore della Banca d’Italia, che ha promesso grandi novità per la fine dell’anno. Secondo il Governatore, presidente del Financial Stability Board, “Da qui alla fine dell’anno succederanno molte cose su contabilità, agenzie di rating, capitale, accantonamenti, riserve di liquidità. Entro la fine dell’anno avremo messo a punto una considerevole mole di lavoro”, ha detto Draghi durante un’intervista a Reuters.

Ma quali sono queste novità che dovranno arrivare? Prima di tutto il Fsb istituirà dei comitati che si occuperanno di indicare le azioni necessarie per far fronte ai rischi presenti nel sistema finanziario internazionale e coordinare la vigilanza. Nelle prossime settimane inoltre verranno pubblicati rapporti e raccomandazioni sulla regolamentazione dello short selling, sulla vigilanza degli hedge fund e sulla due diligence in materia di investimenti in prodotti finanziari strutturati.

Ulteriori progressi sono stati raggiunti nel campo della cooperazione internazionale, dove si registra l’incremento delle adesioni al protocollo d’intesa multilaterale adottato nel 2002 (Iosco Multilateral Memorandum of Understanding Concerning Consultation and Cooperation and the Exchange of Information), che ha visto la Consob tra i primi sottoscrittori. In occasione del meeting di Tel Aviv si sono registrate nuove adesioni al Mou, che attualmente risulta sottoscritto dalle autorità di vigilanza di 55 Paesi (48 lo scorso anno). Altri 27 Paesi si sono impegnati ad aderire nel prossimo futuro.

Presenti alla Conferenza numerosi emissari delle principali legislazioni cosiddette ‘offshore’, intenti a fare del lobbismo prima del giro di vite che Stati Uniti e Europa intendono applicare alle giurisdizioni più leggere. Dal canto loro, i delegati di Cayman Islands, British Virgin Islands e Bahamas sostengono le iniziative dei Governi e continuano ad incrementare il livello degli standard regolamentari che sta crescendo allineandosi a quello di altri paesi. Un monito però arriva all’unisono:  questi piccoli stati  gestiscono  trilioni di dollari e offrono servizi finanziari di prim’ordine che possono solo aumentare l’efficienza e la trasparenza dell’industria. Per questo la via per la rinascita della finanza mondiale deve e passerà anche da loro, volente e nolente.

“Ora più che mai, IOSCO deve lavorare per riaffermare e costruire la fiducia nei mercati finanziari globali, ed esplorare nuovi meccanismi per raggiungere questo obiettivo. Ovviamente molti problemi rimangono: ridurre il rischio sistemico, incoraggiare mercati efficienti e ben gestiti, e continuare a proteggere gli investitori. Questi obiettivi sono al centro della nostra missione e sempre lo saranno” conclude i lavori, Jane Diplock, presidente del comitato esecutivo dello IOSCO.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!