Entro giugno nuovo patto Generali-Agricole

Continua la discesa dei mercati già iniziata ieri. Oggi Piazza Affari aveva provato a rialzare la testa, ma è durato ben poco. Dopo poco meno di un’ora il listino ha girato in territorio negativo raggiungendo i minimi intraday, da cui è poi risalito al giro di boa.
Il listino italiano è appesantito soprattutto dai finanziari. Gli analisti di [s]Goldman Sachs[/s] hanno tagliato il target price di [s]Unicredit [/s] a 2,5 euro da 2,6 anche se ha ribadito l’outlook d’acquisto, e questo ha spinto il titolo in giù. Male anche gli assicurativi, fra i quali si salva solo Generali di poco sopra la pari.
Non vanno meglio le altre piazze finanziarie europee spinte al ribasso dalla chiusura di Tokyo, che ha fatto registrare la peggior perdita degli ultimi due mesi.

Oggi a margine dell’assemblea di Assonime, l’amministratore delegato di Generali [p]Giovanni Perissinotto[/p] ha risposto alle domande dei giornalisti sulla situazione fra il gruppo da lui guidato e Agricole per ciò che riguarda la partecipazione in [s]Intesa Sanpaolo[/s].
L’ad si è mostrato abbastanza ottimista sulla possibilità di siglare un nuovo patto con Credit Agricole entro la fine di giugno. Inoltre la speranza di Perissinotto è quella che il nuovo patto risolva i noti problemi con l’Antitrust. A quanti gli chiedevano se dal primo luglio potrebbe rientrare in vigore il vecchio patto, l’ad del Leone di Trieste ha risposto con un secco no in quanto la sospensione del vecchio patto presupponeva che alla scadenza fossero presi i provvedimenti necessari a risolvere la situazione.
Dal canto suo anche Agricole cerca di stringere i tempi. Entro pochi giorni dovrebbe presentare una nuova versione del patto, che dovrebbe trasformare l’accordo da patto di consultazione a patto di informazione. Questo nuovo patto darebbe la possibilità a Credit Agricole di consultare Generali per tutelare il proprio investimento.
Intesa Sanpaolo avrebbe chiesto qualche giorno in più all’Antitrust rispetto alla scadenza del 18 giugno per poter analizzare la nuova bozza dell’accordo e quindi depositare le proprie osservazioni di conseguenza.

Ancora Generali, questa volta riguardo alle sue controllate.
La crisi colpisce le controllate di Generali, nello specifico Ina Assitalia. La società nata dalla fusione delle due compagnie assicurative è entrata a far parte del gruppo Generali dal 1999, ha subito pesantemente gli effetti della crisi tanto da costringere la controllante a intervenire.
Generali ha infatti annunciato per il secondo trimestre un aumento di capitale di 500 milioni di euro per risollevare le sorti di una delle sue controllate. Ina Assitalia è stata colpita dalla crisi finanziaria che ha messo a rischio il margine di solvibilità della società, nonostante comunque la raccolta abbia fatto registrare un incremento nell’ultimo anno e la società non abbia rinunciato ad aprire nuovi uffici e filiali.
La crisi è comunque generalizzata a tutto il settore assicurativo. Secondo i dati forniti dall’Isvap, nel 2008 le compagnie assicurative italiane ha rimpinguato le loro casse per oltre 3,7 miliardi di euro attraverso il ricorso ad aumenti di capitale come nel caso di Ina Assitalia ma anche tramite il ricorso ad emissioni di prestiti subordinati.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche Börse (XETRA) 65,60 EUR -4,07%
American Express NYSE 25,23 USD 0,28%
Axa EURONEXT 13,92 EUR -4,26%
Azimut BORSA ITALIANA 7,06 EUR -1,94%
Banca Generali BORSA ITALIANA 6,06 EUR -2,49%
Bank of NY Mellon NYSE 28,46 USD -1,93%
Barclays LSE 18,09 USD -6,12%
BlackRock NYSE 169,64 USD -3,92%
BNP EURONEXT 48,80 EUR -2,07%
BPM BORSA ITALIANA 4,55 EUR -0,66%
Citigroup Inc NYSE 3,37 USD -2,88%
Credit Agricole EURONEXT 10,56 EUR -3,61%
Credit Suisse Group SWISS MARKET EXCHANGE 47,84 CHF -4,70%
Deutsche Bank Deutsche Börse (XETRA) 44,60 EUR -5,61%
Dexia EURONEXT 5,92 EUR -7,21%
Fortis EURONEXT 2,44 EUR -6,19%
FT Inv. NYSE 74,35 USD -2,16%
Goldman Sachs NYSE 143,01 USD -1,81%
<strong Henderson LSE 88,00 GBp -4,09%
HSBC Investments LSE 530,00 GBp -3,11%
ING EURONEXT 7,46 EUR -5,16%
IntesaSanpaolo BORSA ITALIANA 2,40 EUR -3,33%
Invesco NYSE 17,74 USD -5,29%
Janus Capital Group NYSE 12,20 USD -0,65%
Jp Morgan NYSE 34,00 USD -3,22%
Julius Baer SWISS MARKET EXCHANGE 41,56 CHF -6,02%
Legg Mason NYSE 24,93 USD 4,14%
Man Group LSE 274,50 GBp -2,92%
Mediobanca BORSA ITALIANA 9,06 EUR -3,36%
Mediolanum BORSA ITALIANA 3,86 EUR -2,34%
Morgan Stanley NYSE 28,40 USD -4,38%
Montepaschi Siena BORSA ITALIANA 1,16 EUR -3,02%
Natixis EURONEXT 1,48 EUR -3,83%
Nordea bank OMXNORDICEXCHANGE 62,10 SEK -2,67%
Raiffeisen wienerborse 28,65 EUR -2,88%
Schroders LSE 859,50 GBp -4,23%
Skandia (Old Mutual) LSE 74,00 GBp -3,77%
State Street NYSE 46,27 USD -2,71%
Ubs SWISS MARKET EXCHANGE 15,18 CHF -5,60%
Unicredit BORSA ITALIANA 1,91 EUR -4,40%

Dati di chiusura del 15 giugno 2009, fonte Bluerating.com;

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